Tra Paperoni e poveri, tra le regioni italiane: le disuguaglianze al centro della nuova puntata del podcast di Greenreport

Dicembre 15, 2025 - 11:00
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Tra Paperoni e poveri, tra le regioni italiane: le disuguaglianze al centro della nuova puntata del podcast di Greenreport

«Parliamo di ricchezza: ci sta bene mentre andiamo a chiudere un anno che ha visto ancora una volta gli italiani perdere potere d’acquisto e quindi diventare sempre più poveri». Si apre così la nuova puntata del podcast "La settimana di Greenreport". Maurizio Izzo parte da qui perché lo studio a cui hanno lavorato 200 studiosi di tutto il mondo, il World inequality report, è davvero scioccante: 60.000 persone al mondo sono multimilionari e hanno una ricchezza che è tre volte superiore a quella di metà dell’umanità. Diciamolo in un altro modo: il 10% della popolazione guadagna più del restante 90%. Ma se preferite possiamo dire che i super ricchi che detengono i 3/4 della ricchezza mondiale sono lo 0,001 della popolazione mondiale. «Insomma giratela come vi pare, ma è scioccante", chiosa il direttore responsabile del nostro giornale.

Ma a noi tutti, prosegue Izzo, questo interessa anche per i riflessi che ha sull’ambiente. Perché ce li ha eccome: basti pensare che la metà più povera della popolazione mondiale rappresenta solo il 3% delle emissioni di carbonio associate alla proprietà privata. L'1% più ricco da solo rappresenta il 41% di tutte le emissioni di gas serra in base all'approccio legato alla proprietà del capitale privato. I ricercatori hanno cioè spostato l’attenzione dalle emissioni associate ai consumi (che più o meno riguardano tutti) alla responsabilità di chi detiene capitali, impianti di produzione o fondi di investimento. «E se la vediamo così è chiaro che non siamo tutti uguali di fronte al disastro ambientale e non basta certo andare in giro con la Tesla per sentirsi green».

Enrico Giovannini sulle nostre pagine fa il punto sul rapporto ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Il rapporto evidenzia forti ritardi da parte dell’Italia nel rispettare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il Rapporto, scrive Giovannini, evidenzia che solo uno dei 14 obiettivi analizzati – quello sull’economia circolare – mostra progressi significativi nella quasi totalità delle Regioni. Per altri quattro obiettivi si registrano miglioramenti modesti, mentre gli altri risultano in peggioramento. Il Mezzogiorno continua a evidenziare ritardi su gran parte degli indicatori.

Ecco la segnalazione successiva del podcast: «Guardatevi intorno se siete nel traffico, che auto vedete? È probabile che sia un suv o un crossover perché rappresentano il 58% delle nuove immatricolazioni. Nel 2024 il garage Italia è fatto per il 42% da veicoli diesel, per il 39% a benzina, l’8% è ibrido, il 7% va a gpl e il 2% circa a metano. L’elettrico è fermo allo 0,8%. Ecco perché anche quest’anno abbiamo importato montagne di petrolio pari al 37% della domanda di energia nazionale, seguito dal gas fossile al 36. Le rinnovabili sono al 21,5%. C’è tanta strada da fare e bisogna non farla a benzina».

Izzo prosegue la segnalazione delle principali uscite della settimana su Greenreport dicendo: «Siamo lieti di aver ospitato la prima intervista del neo assessore all’ambiente della regione Toscana, David Barontini». Classe 1970, una laurea conseguita all’Università di Pisa come ingegnere chimico a indirizzo ambientale, una lunga esperienza lavorativa nel campo degli impianti di depurazione. Nella videointervista che trovate su greenreport.it, il neo assessore regionale illustra per la prima volta le sue priorità di mandato, a partire da quella dell’«acqua pubblica».

Ultima segnalazione di questo podcast Gr: continuiamo a occuparci di geotermia e sulla nostra home page trovate lo speciale con tutti gli articoli prodotti in queste settimane, il tutto arricchito dai podcast, dai video e dai reel. In ultimo segnaliamo che secondo il programma di governo della regione toscana il rinnovo delle concessioni concorrerà a portare l’elettricità prodotta da rinnovabili al 66% entro 5 anni. E per il «raccordo stabile tra Regione, enti locali, imprese e comunità territoriali» nascerà la “Fondazione Toscana Geotermia”.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia