Gaza, Incoronata Boccia: “Nessuna prova di strage di civili”: bufera sulla direttrice Rai

Polemica per le parole di Incoronata Boccia, direttrice dell’ufficio stampa Rai, pronunciate al convegno “La storia stravolta e il futuro da costruire”, organizzato a Roma dall’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei) e dal Cnel. “Si è parlato spesso del cinismo e della spietatezza dell’esercito israeliano. Eppure non esiste una sola prova che siano state sventagliate mitragliate contro i civili inermi. Questo veniva raccontato, è stato detto senza alcuna verifica delle fonti. Vergogna, vergogna, vergogna”, ha detto la giornalista che ha parlato di suicidio del giornalismo. “Proporrei che oggi da questa tavola rotonda possa emergere una candidatura ad Hamas. La vogliamo candidare all’Oscar per la migliore regia?”.
Le dichiarazioni hanno scatenato le critiche degli esponenti del Movimento Cinque Stelle in commissione Vigilanza Rai. “Le parole di Incoronata Boccia rappresentano un punto di non ritorno per il servizio pubblico. Negare l’evidenza dei massacri e liquidare come ‘strumentale’ la parola genocidio non è informazione: è propaganda. Chi ricopre incarichi nella Rai non può permettersi di esprimersi in questo modo: deve dimettersi subito. 70.000 morti e 200 giornalisti uccisi a Gaza sarebbero un’invenzione di Hamas? O forse Boccia ignora che la stampa internazionale non può entrare perché Israele lo vieta? E l’Ordine dei giornalisti, di fronte a simili affermazioni, resta in silenzio?”.
“Presenteremo un’interrogazione in commissione di Vigilanza per chiedere quali provvedimenti l’azienda intenda adottare. Vedremo se l’amministratore delegato Giampaolo Rossi sarà in grado nella giornata di oggi di esprimersi su questa vicenda gravissima stigmatizzando le parole di Incoronata Boccia e annunciando gli opportuni provvedimenti – proseguono i Cinque Stelle – O dobbiamo pensare che quelle parole rappresentano la posizione ufficiale dell’azienda? In ogni caso le dimissioni di Incoronata Boccia sono una questione di decenza“.
Il caso della giornalista Rai segue quello di Eugenia Roccella, ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia. Secondo la rappresentante del governo Meloni, dalla politica sarebbero state “incoraggiate e valorizzate” le visite scolastiche al campo di concentramento nazista di Auschwitz allo scopo di trasmettere l’idea che l’antisemitismo fosse solo una questione legata al fascismo.
Usigrai: “Vertici chiariscano”
“Ciò che ha espresso la direttrice dell’ufficio stampa Rai in un convegno sul 7 ottobre che si è tenuto ieri al Cnel è la posizione dell’azienda? Lo chiediamo all’amministratore delegato della Rai. Secondo Giampaolo Rossi i colleghi del giornalismo ‘mainstream’ – e quindi anche quelli Rai – dovrebbero vergognarsi per come hanno raccontato la guerra tra Israele e Hamas?”, ha detto l’esecutivo Usigrai in una nota.
“Di fatto la capo ufficio stampa della Rai attacca i giornalisti Rai e non si rende neanche conto che ha attaccato anche i direttori nominati dall’attuale vertice, compreso quello del suo precedente tg – prosegue Usigrai – La direttrice parla di inchieste che non sono state fatte: sta dicendo che anche i direttori Rai attuali sono vittime dell’ufficio di propaganda di Hamas? Dopo di che ricordiamo che noi c’eravamo in piazza contro il regime di Putin, per Anna Politkovskaja, contro il regime iraniano, per Masha Amini e le donne coraggiosa di Donna Vita Libertà, per le donne afghane”.
“Ci dispiace ma lei non la ricordiamo in piazza con noi. Una considerazione sulle parole contro la Fnsi: informiamo la capo ufficio stampa Rai che non ci sono altri teatri di guerra dove viene impedito ai giornalisti internazionali di esserci; non ci sono altre guerre dove sono morti oltre 250 giornalisti”. Infine – conclude Usigrai – “una rassicurazione alla direttrice: Usigrai con Fnsi sono tra i promotori di Illuminare le Periferie, rapporto di Cospe e Osservatorio di Pavia, dedicato proprio alle periferie e quindi anche alle guerre dimenticate. Siamo certi che da capo ufficio stampa solleciterà i direttori di tutte le testate Rai a parlare di quel rapporto nelle edizioni principali di tg, gr e programmi”.
Pd: “Rai prenda le distanze da Incoronata Boccia”
All’attacco anche il Partito democratico. “Le dichiarazioni di Incoronata Boccia, direttrice dell’ufficio stampa Rai, durante la tavola rotonda ‘La storia stravolta e il futuro da costruire’, sono inaccettabili e pericolose. Mettere in dubbio la responsabilità del governo israeliano per lo sterminio a Gaza e definire ‘il suicidio del giornalismo’ il lavoro dei reporter di tutto il mondo equivale a negazionismo e banalizzazione della violenza. La Rai, come servizio pubblico, ha il dovere inderogabile di garantire un’informazione accurata, equilibrata e rispettosa dei cittadini. Per questo è necessario un chiarimento immediato e una presa di distanza netta”, hanno fatto sapere i componenti democratici della commissione di vigilanza Rai.
Avs: “Incoronata Boccia senza ritegno, non è la portavoce di Meloni”
“La direttrice dell’ufficio stampa della Rai Incoronata Boccia è senza ritegno. Negare le responsabilità dell’esercito israeliano nel genocidio dei palestinesi non solo è grave, ma è una bugia bella e buona. Ricordo alla Boccia che a Gaza i giornalisti internazionali non hanno potuto documentare quello che stava succedendo perché Israele non lo ha permesso, e che sono morti sul campo oltre 210 giornalisti in quasi 23 mesi di operazioni militari. La destra, i giornalisti di destra, sono ossessionati da Hamas. Boccia dovrebbe ricordarsi che è una giornalista del servizio pubblico radiotelevisivo e non la portavoce della Meloni“, ha affermato il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.
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