Geox in flessione nel Q1 (-2,4%) a 190 milioni. Bene il canale digital

I ricavi consolidati del primo trimestre 2025 di Geox hanno raggiunto i 189 milioni di euro, in calo del 2,4% a cambi correnti rispetto all’esercizio precedente (-2,6% a cambi costanti). Il turnover del canale wholesale è stato di 74,7 milioni, pari al 39,5% dei ricavi del gruppo, in contrazione del 4,3% a cambi correnti (-4,5% a cambi costanti). A partire dal presente esercizio, specifica il brand in una nota, nel canale wholesale sono inclusi, oltre ai ricavi derivanti dalle vendite a negozi multimarca, anche quelli a negozi in franchising monomarca Geox che operano secondo un modello wholesale.

Il canale retail ha totalizzato 61,2 milioni, pari al 32,4% dei ricavi, in calo del 5,5% (-5,6 per cento). Il decremento è principalmente imputabile al disallineamento del calendario commerciale rispetto all’esercizio precedente, oltre che a un effetto perimetro netto negativo per circa euro 1,2 milioni, conseguente alle chiusure di negozi avvenute principalmente lo scorso anno, molti dei quali in Cina. A partire dal presente esercizio, nel canale retail sono inclusi, oltre ai ricavi degli store dos brick & mortar, anche i ricavi realizzati verso i negozi franchising monomarca Geox operanti secondo un modello direct to consumer. Questi hanno registrato un calo del 10%, dovuto principalmente a un effetto perimetro negativo pari a circa 1,5 milioni. Il numero dei negozi fisici a gestione diretta è passato da 251 a marzo 2024 a 240 a marzo 2025, mentre i punti vendita franchising sono scesi da 157 a 126 nello stesso periodo.

I ricavi realizzati attraverso i canali digitali, che a partire da quest’anno includono il sito web di proprietà e i marketplace, gestiti sia in modalità diretta che in modalità wholesale, hanno registrato una performance positiva, con un incremento del 4,6% rispetto al Q1 2024. Tale risultato è attribuibile al buon andamento delle tre piattaforme wholesale

Per quanto concerne la suddivisione geografica, le vendite in Italia rappresentano il 29,3% dei ricavi e si attestano a 55,4 milioni in aumento dello 0,6 per cento, le performance positive del canale web hanno compensato completamente le performance del wholesale (-4,7%) e del retail (-1,5 per cento).

I ricavi realizzati in Europa rappresentano il 45,3% dei ricavi e ammontano a euro 85,6 milioni, in aumento dell’1,8% (1,6% a cambi costanti), principalmente guidato dalle buone performance realizzate in Francia e nell’area Dach. Il canale online esprime risultati positivi (+12,8%) mentre, come in Italia, wholesale (-4,6%) e retail (-2,6%) decrescono.

Le vendite provenienti dagli altri Paesi rappresentano il 25,4% dei ricavi per un totale di 48 milioni, in flessione dell’11,8 per cento. “Tale risultato è influenzato negativamente dalla modifica del perimetro geografico venutasi a determinare a seguito della chiusura delle filiali in Cina e negli Stati Uniti, che hanno determinato una perdita di ricavi pari a 4,6 milioni. Oltre a questo elemento segnaliamo nel trimestre le buone performance di vendita nell’area  Middle East & Africa e quelle negative della Russia le cui attività permangono influenzate dalle perduranti condizioni di instabilità e tensione dovute al conflitto in atto”, spiega il gruppo.

Le calzature rappresentano il 90,4% dei ricavi consolidati, attestandosi a 170,8 milioni, con un decremento pari all’1,9% (-2,1 per cento); l’abbigliamento ha rappresentato il 9,6% dei ricavi consolidati attestandosi a 18,2 milioni (-6,9% a cambi correnti, -7,% a cambi costanti).

Alla luce dei risultati del primo trimestre la società conferma le previsioni consolidate per il 2025 incluse nel piano industriale recentemente presentato. Pur prevedendo un minore scostamento rispetto a quanto previsto in termini di ricavi, le stime di marginalità restano invariate. Il piano industriale al 2029  andrà a rafforzare la liquidità del marchio, con l’obiettivo di alzare l’asticella sul segmento premium, ringiovanire il target della clientela e rafforzare la penetrazione commerciale soprattutto in Cina e Nord America. La holding di famiglia, la Lir che detiene il 71% di Geox, sarà impegnata a iniettare liquidità fino a 60 milioni in due step con un primo aumento di capitale da 30 milioni da realizzare entro giugno e un secondo da 30 milioni nel 2026. Contestualmente la società ha siglato con un pool di banche gli accordi per una manovra finanziaria fondata sulla rimodulazione dei piani di ammortamento dei finanziamenti di medio lungo termine in essere, con l’allungamento delle scadenze di 24 mesi e la rimodulazione dei piani di rimborso finale.

In mattinata il titolo in Borsa è in calo di circa il 3 per cento.