Giappone: in arrivo nuove norme contro l’insider trading sulle criptovalute

Il principale regolatore finanziario del Giappone introdurrà norme per vietare l’insider trading sulle criptovalute, con sanzioni proporzionali ai guadagni ottenuti tramite operazioni illecite. La Commissione di vigilanza sui titoli e i cambi (Sesc) potrà indagare su violazioni sospette e proporre sanzioni o segnalazioni penali. Ad oggi le regole sull’insider trading in vigore in Giappone non si applicano alle criptovalute. Secondo il quotidiano “Nikkei”, i regolatori giapponesi discuteranno i dettagli del nuovo quadro normativo entro fine anno, con l’obiettivo di introdurre modifiche normative durante la sessione parlamentare ordinaria dell’annoi prossimo.
Stabilire quali informazioni possano influenzare il prezzo delle criptovalute è più complesso rispetto a titoli azionari o obbligazioni, soprattutto per token senza emittente identificabile. Il Giappone ha inoltre scarsa esperienza nella gestione dell’insider trading nel mercato cripto. Il numero di trader di criptovalute è in crescita: ad agosto gli account attivi in Giappone erano 7,88 milioni, quadruplicati in cinque anni. Originariamente regolate come servizio di pagamento, le criptovalute verranno sottoposte alla medesima normativa dei titoli finanziari per tutelare gli investitori e garantire maggiore trasparenza.
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