I luoghi di 50km all’ora, la commedia on the road con Fabio De Luigi e Stefano Accorsi

Lug 22, 2025 - 10:30
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I luoghi di 50km all’ora, la commedia on the road con Fabio De Luigi e Stefano Accorsi

Uscito nelle sale il 4 gennaio del 2024, il terzo film da regista del simpaticissimo Fabio De Luigi, ha trovato il proprio set in Emilia-Romagna. Terra d’origine dello stesso De Luigi, nato precisamente a Santarcangelo di Romagna, ha regalato uno sfondo suggestivo all’avventura di 50 km all’ora. Oltre all’artista romagnolo anche Stefano Accorsi nel cast, per riadattare in chiave nostrana una commedia on the road divenuta un vero successo al botteghino tedesco. Il film originale è infatti del 2018, scritto da Oliver Ziegenbalg e diretto da Markus Goller.

Di cosa parla il film

Rocco (Fabio De Luigi) è un uomo introverso e tranquillo, che ha trascorso gran parte della sua vita accanto al padre, accudendolo con dedizione nella loro casa in Emilia-Romagna. Guido (Stefano Accorsi), suo fratello, è invece l’esatto contrario: estroverso, irrequieto, sempre in movimento e distante da casa da anni. Le loro strade, ormai da tempo separate, si incrociano nuovamente quando la morte del padre Corrado li costringe a un inatteso e delicato riavvicinamento. Durante la lettura del testamento, i due scoprono l’ultima volontà del genitore: portare le sue ceneri fino a Cervia per deporle accanto alla tomba della madre.

Guido inizialmente sembra intenzionato ad andarsene in fretta, ma un messaggio lasciato dal padre lo colpisce profondamente, spingendolo a restare e intraprendere il viaggio insieme a Rocco. Così, i due fratelli decidono di dare finalmente vita a un sogno adolescenziale mai realizzato: attraversare la regione a bordo dei loro vecchi motorini, un Piaggio Ciao e un Atala Califfone, rimessi in funzione dopo anni di abbandono. Quel viaggio, lento e fuori dal tempo, li porterà a percorrere strade di campagna, coste e piccoli paesi, ma soprattutto a riaprire vecchie ferite, affrontare incomprensioni e recuperare un legame fraterno mai davvero spezzato.

Nel corso di questa avventura, fatta di soste improvvisate, incontri curiosi e situazioni impreviste, i due imparano a conoscersi di nuovo. Tra battute, scontri e confessioni, emergono verità sopite e sentimenti rimasti in sospeso. Il viaggio si trasforma così in un’occasione di riconciliazione, fatta di leggerezza, ironia e profondi momenti di riflessione su ciò che è stato e su ciò che ancora può essere.

50km all'ora location
Ufficio stampa
Le location del film “50km all’ora”

Dove è stato girato

Questa storia familiare on the road affronta temi come il rapporto tra fratelli, le distanze emotive e la possibilità di ritrovarsi. Un viaggio che, oltre al percorso fisico, diventa simbolo di guarigione, riconciliazione e trasformazione personale. L’opera, sostenuta dalla Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission, ha scelto diverse località della zona per le riprese. Ma dove è stato girato di preciso 50 km all’ora all’interno dei paesaggi emiliano-romagnoli?

Colline Romagnole (Cesena, Longiano, Bertinoro, San Giovanni in Galilea)

Queste località rappresentano il fulcro narrativo del film. Tra paesaggi dolci e scorci curati, le colline romagnole offrono uno sfondo autentico e suggestivo, in cui la semplicità del quotidiano incontra un’estetica quasi poetica. I borghi ben conservati e l’atmosfera raccolta permettono ai protagonisti di vivere situazioni a tratti comiche, a tratti toccanti. È in questi luoghi che emergono le sfumature più genuine del rapporto tra i due fratelli. Lontano dai circuiti cinematografici più battuti, questo territorio restituisce l’immagine di un’Italia vera, fatta di relazioni sincere e di comunità radicate.

Longiano
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Longiano

Costa Adriatica (Ravenna, Cervia, Lido di Dante, Lido di Savio)

Man mano che il viaggio avanza verso il mare, il paesaggio si apre, la luce si fa più ampia e l’atmosfera si alleggerisce. Le tappe sulla Riviera romagnola introducono un senso di libertà e di distensione. Tra spiagge, pinete e località balneari, il racconto si avvicina al suo compimento. Cervia, in particolare, non è solo una meta geografica, ma assume un ruolo simbolico: è il punto d’arrivo del viaggio e il luogo in cui si realizza l’ultima volontà del padre. Il mare, con la sua dimensione di passaggio e apertura, fa da sfondo alle riflessioni finali e alla trasformazione dei personaggi.

Appennino Modenese (Fanano, Pavullo nel Frignano)

Le prime sequenze del film si ambientano tra le curve verdi dell’Appennino modenese, dove strade strette si snodano tra boschi e silenzi. È qui che il viaggio prende il via, in un paesaggio che riflette perfettamente la distanza emotiva tra i due fratelli. Il clima è introverso, quasi sospeso, come a voler cristallizzare un passato che fatica a essere superato. Le montagne diventano così metafora dell’isolamento iniziale e della fatica del riavvicinamento.

Appennino Bolognese (Lizzano in Belvedere)

Questa tappa introduce un ritmo più contemplativo. Circondati da natura incontaminata e piccoli centri abitati, i protagonisti iniziano a lasciarsi spazio. I paesaggi di Lizzano, con la loro calma e sobrietà, fanno da cornice a momenti di confidenza e prime crepe nelle corazze emotive. È un luogo che incoraggia l’introspezione e che rappresenta uno dei passaggi più delicati del loro percorso.

Cesena
iStock
Cesena

Comacchio (provincia di Ferrara)

Suggestiva e ricca di fascino, Comacchio offre una parentesi visiva unica nel film. I suoi ponti, i canali e l’architettura sospesa sull’acqua evocano atmosfere rarefatte, quasi oniriche. Inserita nel viaggio come una tappa fuori dal tempo, questa città lagunare assume un tono simbolico: un momento di pausa, in cui lo scorrere del tempo sembra dilatarsi. Visivamente affascinante, arricchisce la narrazione con un tocco più lirico e inatteso.

Milano (scene urbane)

In netto contrasto con la quiete e l’intimità delle altre location, Milano appare in brevi passaggi, ma con una forte carica evocativa. È il luogo della distanza, della frenesia e dell’individualismo. Qui affiorano elementi del passato e della vita adulta, messi in opposizione al ritmo lento e riflessivo del viaggio. La città simboleggia ciò da cui i protagonisti, in modi diversi, stanno cercando di allontanarsi: una vita scollegata dalle radici e dalle relazioni autentiche.

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Redazione Redazione Eventi e News