Il botulino fa paura, due morti in Sardegna e Calabria. Il Ministero della Salute avvia i protocolli sanitari

Una donna vicino a Cagliari e un turista napoletano a Diamante sono morti dopo aver consumato cibo contaminato con botulino in dei chioschi. Diversi gli intossicati, alcuni in gravi condizioni. Il botulismo è una malattia che si manifesta con una paralisi muscolare flaccida, simmetrica e discendente provocata dalle tossine botuliniche. In Italia ogni anno si confermano in laboratorio circa 20-30 casi di botulismo
È allarme dopo le due morti, arrivate a poca distanza l’una dall’altra, provocati da intossicazione per botulino, una in Sardegna e una in Calabria. A seguito di questi due importanti cluster di intossicazione botulinica, il Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute ha immediatamente attivato tutti i protocolli sanitari. Il sistema di intervento ha reagito prontamente garantendo ai pazienti l’accesso tempestivo ai trattamenti antidotici salvavita.
A Diamante fatali fatale cibo contaminato in un food truck
A Diamante, in provincia di Cosenza, è deceduto un turista 52enne di Napoli, Luigi Di Sarno, morto dopo aver mangiato un panino con broccoli e salsiccia acquistato al food truck ‘Da Peppino’ sul lungomare. L’uomo è morto poi in autostrada, all’altezza di Lagonegro, mentre facendo a casa proprio per i malori accusati. Almeno 7 altre persone intossicate dopo aver mangiato lo stesso alimento nella stessa attività. Tra questi due 17enni di Roma, anche loro in vacanza, entrambi ricoverati in terapia intensiva, uno intubato e l’altro cosciente. Secondo quanti si apprende sono due le persone già iscritte nel registro degli indagati, ossia i titolari dell’attività ambulante. Il furgoncino è stato posto sotto sequestro. La Procura, diretta da Domenico Fiordalisi, ha disposto l’autopsia sul corpo del 52enne, affidandola all’Istituto di medicina legale di Catanzaro.
Donna morta a Cagliari dopo aver mangiato in un chiosco
È morta in ospedale a Cagliari una donna di 38 anni, Roberta Pitzalis, ricoverata da fine luglio, in gravi condizioni, per intossicazione da botulino. La donna, assieme ad altre persone, aveva fatto ricorso alle cure dei sanitari dopo aver consumato alcuni prodotti alimentari in un chiosco di un centro della provincia cagliaritana nel corso di una manifestazione. Il sindaco del Comune di Monserrato, paese di residenza della donna, in una nota esprime “profonda tristezza per la scomparsa” e, in segno di lutto, ha deciso di annullare i festeggiamenti civili in occasione della festa di San Lorenzo.
Come agisce il botulino
Il botulismo è una rara ma grave malattia che si manifesta con una paralisi muscolare flaccida, simmetrica e discendente provocata dalle tossine botuliniche. Queste costituiscono il veleno più potente conosciuto per l’uomo: un grammo di tossina botulinica di tipo A può uccidere più di 14mila persone se ingerita e oltre 83 milioni se iniettata in vena. Tali sostanze sono prodotte da alcuni microrganismi chiamati clostridi, produttori di tossine botuliniche, tra cui il più noto è il Clostridium botulinum, comunemente detto Botulino. Al momento, sono state identificate almeno 6 differenti forme di botulismo. Il botulismo alimentare, il più frequente, è un’intossicazione dovuta al consumo di alimenti contaminati con le tossine botuliniche. Possono essere letali anche solo piccolissime quantità di alimenti che le contengono. In Italia ogni anno si confermano in laboratorio circa 20-30 casi di botulismo. Dal 1986 al 30 giugno 2024 sono stati confermati in laboratorio 641 casi di botulismo alimentare, 54 casi di botulismo infantile, 8 casi di botulismo da ferita e 3 casi di botulismo da colonizzazione intestinale dell’adulto.
In circa l’80% dei casi di botulismo da cibo la conserva alimentare contaminata con le tossine botuliniche è stata prodotta a livello domestico. Conserve di funghi vegetali sott’olio e vegetali in acqua rappresentano le tipologie di conserve maggiormente coinvolte nei casi di botulismo. Conserve di pesce, prosciutto/salsicce, formaggio, alimenti macrobiotici e panini/sandwich sono stati associati al restante numero di casi confermati. Funghi sott’olio, olive e cime di rapa in olio sono gli alimenti più frequentemente incriminati. I segni che indicano la presenza di un’intossicazione da botulino e i disturbi che si manifestano possono variare da un lieve stato di malessere a una malattia che può portare alla morte anche in tempi relativamente brevi. Nel botulismo alimentare i sintomi solitamente compaiono 12-72 ore dopo aver mangiato gli alimenti contaminati. In Italia, nella maggior parte dei casi, i segnali dell’intossicazione si manifestano dopo 24-96 ore. Maggiore è il quantitativo di tossina ingerito minore sarà il tempo entro cui i disturbi compariranno e più grave risulterà la malattia.
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