In aula a Ivrea il caso "Bucarest": dieci anni dopo, si giudica un nome, una sbornia e una verità a intermittenza
Un processo tra ricordi confusi, identità smarrite e nomi che non tornano Lo chiamavamo tutti Bucarest. E non perché avesse un accento particolarmente marcato, o perché avesse qualcosa di esotico, di malinconico, di europeo orientale addosso. Semplicemente, nessuno – nemmeno chi lo frequentav |
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