“In politica è esplosa la ricerca del centro perduto”


Riceviamo e pubblichiamo.
Mai come in questi mesi ed in questa estate rovente, è esplosa la ricerca del centro perduto. In ogni coalizione, diversi attori lavorano alla ricostruzione di un nuovo centro politico, da anni sognato, dopo essere stato per anni bistrattato e ritenuto fuori tempo.
Gli ultimi sondaggi, effettuati sulla maggioranza italiana che si astiene oramai dall’ espletamento del diritto dovere del voto, dichiara che il 40% circa del popolo del non voto sarebbe pronto a votare un nuovo partito di centro. Anche questo ha fatto accelerare i motori della ricerca, ma non può certo bastare questo dato,.seppur allettante.
Perché così tanta gente spera in un nuovo partito di centro, in una politica moderata? Questa è la vera domanda.che deve accompagnare questo processo, a prescindere dal campo in cui si opera, dai posizionamenti. I cittadini cercano il centro perché, ritengo, esso era luogo di risposte concrete ai bisogni delle nostre quotidianità, era interesse attivo e attento ai bisogni della cittadinanza, era analisi e riflessione sulle proposte e sulle iniziative.
Oggi molti parlano alla pancia della gente, ma manca la soluzione, o almeno il tentativo di risposta , alla domanda della gente. Ulteriore conferma di questo, è che buona parte del nostro 40% in attesa è composto in buona parte da.giovani, che attendono risposte concrete al proprio futuro, non guerre ideologiche e spesso fuori dal tempo, tra gli schieramenti. In ambedue gli schieramenti, manca questo cuscinetto sociale, che era e dovrà essere risposta reale ai bisogni, si è tentato, ma il centro in primis è un modo di fare e di vivere la Politica, non può e non deve essere somma di sigle.
In definitiva, auspico che in entrambi i campi si possa organizzare in maniera decisa e rilevante una forte presenza moderata e di centro, con quel modo antico ma sempre attuale di intendere la politica come vero servizio al cittadino. È finito il tempo in cui definirsi cristiano democratico , moderato, era quasi una umiliazione, un difetto. Sta tornando la voglia di quella Politica che ha dato supporto al nostro Paese, senza nostalgie, ma con la capacità di capire e cercare di affrontare le nuove questioni nazionali e non solo.
Il mio vuole essere un appello ai tanti amici che ancora stanno alla finestra, che sono ancora alla fase contemplativa: aprite le mani, sporca tele, date il vostro contributo di idee ed impegno, ad ogni livello.
Come diceva Don Mazzolari, a nulla serve avere mani pulite, se le teniamo in tasca?
Alex Airoldi
Segretario regionale Lombardia
Scelta cristiano popolare per l’ Italia
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