Incentivi per funzioni tecniche: compatibilità e cumulo con altre indennità

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Una recente FAQ pubblicata da ARAN interviene su un tema particolarmente rilevante per chi opera all’interno della PA, con chiarimenti su compatibilità e cumulo con altre indennità in merito agli incentivi per funzioni tecniche.

Buone notizie per i dipendenti pubblici con incarichi di Elevata Qualificazione (EQ): gli incentivi per le funzioni tecniche possono essere riconosciuti anche a loro.

L’ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) fuga i dubbi sulla cumulabilità tra compensi diversi previsti dal contratto collettivo.

Il contesto

Nel contesto del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Funzioni Locali, gli incentivi per funzioni tecniche sono compensi accessori riconosciuti al personale che partecipa ad attività tecniche legate all’esecuzione di opere pubbliche, forniture e servizi.

Più precisamente, si tratta di somme che possono essere erogate – nei limiti e con le modalità stabilite dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva – a dipendenti pubblici che svolgono attività tecniche come:

• progettazione;

• direzione dei lavori;

• collaudo;

• coordinamento della sicurezza;

• supporto tecnico-amministrativo alle procedure di gara;

• vigilanza sulla corretta esecuzione dei contratti.

Questi incentivi sono disciplinati, in primo luogo, dall’art. 113 del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016, poi modificato dal D.Lgs. 36/2023), che consente alle amministrazioni di destinare una quota del valore complessivo dell’appalto (fino al 2%) a favore del personale interno coinvolto nelle suddette attività.

Il CCNL del 16 novembre 2022, all’articolo 20, ha recepito questa previsione e ha chiarito che tali incentivi possono essere attribuiti anche ai dipendenti con incarico di Elevata Qualificazione (EQ), laddove coinvolti in attività tecniche rientranti nei casi previsti dal Codice.

In sostanza, si tratta di una misura premiale che ha lo scopo di riconoscere economicamente l’impegno e la responsabilità assunta dal personale tecnico interno all’ente, favorendo allo stesso tempo l’efficienza e la qualità delle attività progettuali e contrattuali senza ricorrere esclusivamente a consulenze esterne.

Incentivi per funzioni tecniche: compatibilità e cumulo con altre indennità

Secondo quanto chiarito da ARAN, non vi sono ostacoli normativi alla cumulabilità tra l’incentivo per le funzioni tecniche e l’indennità prevista per specifiche responsabilità, disciplinata dall’articolo 84 del CCNL del 16 novembre 2022. Il personale titolare di incarichi di Elevata Qualificazione (EQ) può quindi beneficiare, in parallelo, sia del riconoscimento economico legato all’assunzione di responsabilità particolari, sia del compenso previsto per lo svolgimento di attività tecniche, spesso connesse alla progettazione, alla direzione lavori o al collaudo di opere pubbliche.

La compatibilità non si limita a queste due voci. Gli incentivi per funzioni tecniche possono infatti sommarsi anche agli altri elementi tipici del trattamento economico spettante agli EQ, come la retribuzione di posizione e quella di risultato. Si tratta di componenti previste dal sistema contrattuale per valorizzare il ruolo gestionale e l’apporto qualitativo dei dirigenti intermedi della macchina amministrativa.

A conferma di questa apertura, l’articolo 20 del CCNL 2022 esplicita che i compensi per funzioni tecniche rientrano tra le voci accessorie attribuibili anche ai titolari di incarico EQ. Un’indicazione che riconosce formalmente l’eventuale coinvolgimento di queste figure in compiti di natura tecnica, al di là delle responsabilità di coordinamento o supervisione proprie del loro incarico.

Inoltre, lo stesso contratto – all’articolo 7, comma 4, lettera j) – prevede che gli enti possano, attraverso la contrattazione integrativa, introdurre una clausola che stabilisca una correlazione tra i compensi aggiuntivi erogati agli EQ e la loro retribuzione di risultato.

L’impatto di questo parere

Questa possibilità rappresenta uno strumento importante per rafforzare la logica meritocratica, consentendo alle amministrazioni di premiare in modo più mirato chi raggiunge determinati obiettivi di performance o contribuisce in maniera significativa al buon andamento dell’ente.

L’orientamento espresso da ARAN, dunque, non solo sgombra il campo da eventuali dubbi interpretativi, ma apre anche a una gestione più dinamica delle risorse umane nel settore pubblico. Il principio sottostante è chiaro: valorizzare le competenze, incentivare l’impegno e premiare la qualità del lavoro, senza creare inutili barriere tra le diverse forme di riconoscimento economico. Un passo avanti verso una Pubblica Amministrazione più moderna, motivata ed efficiente.

Il testo della FAQ dell’ARAN

Qui il documento completo.

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