Inditex supera Lvmh e il mid-market torna a trainare i profitti della moda

Novembre 24, 2025 - 21:30
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Inditex supera Lvmh e il mid-market torna a trainare i profitti della moda
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Inditex supera i colossi del lusso e torna in cima alla moda globale. Il gruppo spagnolo, proprietario di marchi come Zara, Massimo Dutti e Stradivarius, è infatti il brand più profittevole al mondo secondo lo State of Fashion 2026 di McKinsey e The Business of Fashion, scalzando Lvmh e riportando al centro della scena il mid-market, oggi il segmento più dinamico e redditizio dell’intero settore. La società della famiglia Ortega ha messo a segno il miglior economic profit della sua storia grazie ai risultati del 2024, riportando il mid-market davanti al lusso in quanto principale creatore di valore.

Inditex ha riconquistato così la posizione che occupava nel 2017, quando si era classificata sopra Nike e del colosso del lusso Lvmh; negli anni successivi, i due gruppi si erano alternati al vertice, relegando il colosso spagnolo al terzo posto. Oggi, invece, il sorpasso di Inditex testimonia la solidità di un segmento che ha continuato a crescere anche in un contesto di contrazione dei consumi.

Secondo il report, il mid-market è cresciuto del 7% in termini di total economic profit tra il 2024 e il 2025, superando anche l’area affordable premium/bridge – che include gruppi come Tapestry, Ralph Lauren Corporation e Canada Goose – salita del 36 per cento. In controtendenza, il lusso è l’unico segmento ad aver registrato un calo del 9 per cento. Nel complesso, il mid-market ha archiviato il miglior margine ebitda dal 2010. Gli investimenti nell’elevazione di prodotto stanno producendo ritorni tangibili e, secondo le previsioni, le marginalità del mid-market e del value/discount resteranno stabili anche nel 2025. Più in difficoltà il premium/bridge, penalizzato nel 2024 dal calo dei margini di Nike sotto la media del segmento. Più marcato il rallentamento del lusso, che pur mantenendo i margini più alti ha registrato un calo del 3,2%, atteso in ulteriore ribasso fino al 20,6% nel 2025, riducendo il vantaggio storico sugli altri segmenti.

Dopo un 2023 da record, l’economic profit dell’intera industria è sceso nel 2024, complice il rallentamento del lusso che ha neutralizzato la forte crescita del mid-market e del value/discount. Proprio il mid-market è però emerso come primo contributore di valore a livello globale, con il 34% dell’economic profit totale, il dato più alto dal 2010 escludendo gli anni pandemici.

La forza del mid-market, secondo gli esperti, poggia su un cambiamento strutturale nelle preferenze dei consumatori. Per trattenere e conquistare clienti, i brand devono offrire valore reale: mentre diversi player del lusso hanno aumentato i prezzi senza innalzare allo stesso modo qualità o creatività, le insegne design-led del mid-market hanno investito nell’elevazione del prodotto e nell’esperienza in store. Questa strategia ha trasformato il segmento nel più rapido per crescita e nel nuovo motore di valore dell’industria. Nei segmenti mid-market e premium, i brand stanno ampliando i core assortments in quasi tutte le fasce prezzo e introducendo “hero products” nelle gamme più alte, con un effetto alone sull’intera offerta.

Tra i player più brillanti del segmento mid, oltre Inditex, spicca Gap che nel 2024 ha registrato il maggiore incremento di Ep del segmento grazie ai primi risultati del piano di trasformazione avviato sotto la guida creativa di Zac Posen.

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Redazione Redazione Eventi e News