Iveco: nel primo trimestre utile a 84 milioni, prosegue lo spin-off Difesa

Iveco ha riportato nel primo trimestre 2025 un utile netto di 38 milioni di euro, il 72,2 per cento in meno rispetto ai 137 milioni dello stesso periodo del 2024 e un utile netto adjusted pari a 84 milioni, in flessione del 45,1 per cento, con risultato diluito per azione adjusted pari a 0,31 euro (da 0,57 euro e sopra gli 0,29 euro attesi dal consensus).

L’amministratore delegato del gruppo, Olof Persson, ha motivato il calo del mercato dei truck e la flessione da gennaio a marzo della produzione in Europa, anche a causa della transizione alla nuova generazione di veicoli, affermando che “abbiamo fatto cio’ che andava fatto, con tempestivita’ e con rigore. Con un solido portafoglio ordini, agilita’ operativa, un modello di business diversificato e partnership strategiche consolidate, abbiamo gettato basi solide per la crescita futura”.

Persson ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha deciso di procedere con la separazione del business Defence attraverso uno spin-off: “Ci si aspetta che questo avvenga entro il 2025, dopo l’approvazione del consiglio e degli azionisti di Iveco Group (e dei consigli delle altre società del gruppo coinvolte) e le approvazioni di legge”. Il gruppo, inoltre, ha ricevuto “alcune preliminari manifestazioni di interesse per il business Defence da potenziali acquirenti strategici”, ha messo in evidenza l’ad.

Il gruppo specializzato in veicoli commerciali, mezzi cava, autobus e veicoli militari prosegue con segno positivo con i ricavi netti a 278 milioni di euro, in aumento del 30,5 per cento rispetto al primo trimestre 2024 grazie a maggiori volumi, un miglior mix e migliori prezzi. L’Ebit adjusted è stato pari a 36 milioni di euro, un aumento di 14 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2024, per effetto di maggiori volumi e di un continuo contributo positivo del post-vendita. Il margine Ebit adjusted è del 12,9 per cento, in aumento di 260 punti base rispetto al primo trimestre 2024. Nel corso della call conference con gli analisti, l’ad ha assicurato che “una volta che avremo compiuto progressi su entrambi i fronti” scissione e interesse di terzi, “informeremo prontamente, inclusi eventuali impatti finanziari e possibili utilizzi dei proventi”. Persson ha assicurato che “procederemo quindi con tutte le attivita’ necessarie per portare avanti questo processo, inclusa la finalizzazione degli aspetti finanziari, legali, fiscali e sociali”.

I conti finanziari relativi all’intero gruppo registrano ricavi consolidati attestati a 3,026 miliardi, in calo del 10,1 per cento e sotto i 3,19 miliardi attesi dal consensus. I ricavi delle attivita’ industriali sono stati pari a 2,958 miliardi (da 3,283 miliardi). L’Ebit adjusted e’ stato pari a 152 milioni (da 233 milioni e sotto il consensus per 172 milioni) con un margine del 5 per cento, contro il 6,9 per cento del primo trimestre 2024. L’Ebit adjusted delle attivita’ industriali e’ stato pari a 117 milioni (da 201 milioni), con migliori prezzi e azioni di contenimento delle spese generali, amministrative e di vendita che hanno parzialmente compensato minori volumi e mix. Il margine Ebit adjusted delle attivita’ industriali e’ stato pari al 4 per cento (da 6,1 per cento), con miglioramenti del margine in Bus e Defence. Il gruppo quotato a Milano e controllato da Exor, infine, conferma la guidance e prevede per il 2025 un ebit adjusted tra 980 milioni di euro e 1,03 miliardi. Per quanto riguarda le attivita’ industriali, i ricavi netti sono attesi stabili rispetto al 2024 (nell’anno sono stati pari a 14,984 miliardi di euro), l’ebit adjusted e’ atteso tra 850 e 900 milioni di euro e il free cash flow e’ visto tra 400 e 450 milioni di euro.

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