Jonathan Lyndon Chase: un’esperienza immersiva tra realtà e sogno

Dicembre 12, 2025 - 01:07
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Jonathan Lyndon Chase: un’esperienza immersiva tra realtà e sogno

Jonathan Lyndon Chase: un’esperienza immersiva tra realtà e sogno

Un viaggio emozionante tra le mura domestiche rivisitate dall’artista americano Jonathan Lyndon Chase nel cuore di Milano

A Milano, presso la Galleria Gió Marconi si terrà la prima personale sul suolo italiano del celebre artista statunitense Jonathan Lyndon Chase, intitolata Keep thinking nobody does it like you here comes the sunset. Questo evento inaugura una nuova partnership tra Chase e la prestigiosa sede espositiva milanese, offrendo una prospettiva intensa e lirica sulla vita di tutti i giorni della comunità queer nera nelle metropoli.

L’apertura ufficiale è fissata per giovedì 29 gennaio, con orario dalle 18 alle 21, nella location di Via Tadino 15. Successivamente, l’accesso sarà garantito dal martedì al sabato, tra le 11 e le 18.

Un’esplorazione profonda tra psiche e fisicità

Al centro della produzione artistica di Chase troviamo i pilastri dell’esistenza: il ricordo, la corporeità, lo spirito e il scorrere del tempo. Le sue opere, cariche di energia e sentimento, indagano le dualità e tentano di bilanciare ciò che è chiaro con ciò che è astratto. “I miei lavori raccontano ciò che accade all’interno e all’esterno: ciò che si mostra e ciò che rimane invisibile,” dichiara l’artista.

Jonathan Lyndon Chase PH Press

Jonathan Lyndon Chase PH Press

Tale focalizzazione sull’interiorità si manifesta attraverso una palette cromatica potente e densa, in cui la pennellata si fa veicolo tangibile delle sensazioni provate.

Lo spazio domestico come specchio dell’Io

In occasione di questa esposizione, Chase ha ripensato il piano terra della galleria, convertendolo in una successione di stanze familiari: un salotto, una zona notte, una cucina e una sala da bagno. Ciascun ambiente non è solo fisico ma simboleggia un panorama sentimentale, un’area in cui la presenza umana agisce e si muove, palesando condizioni mentali e psicologiche.

“Lo spazio stesso diventa vivo,” chiarisce Chase, “come un corpo che respira, che conserva le tracce della vita che lo attraversa.” Le superfici murarie mostrano fessure e cablaggi a vista; dai soffitti scendono luci e gocce; persino i tappeti sembrano narrare vicende di vicinanza e resilienza.

Tra onirico e reale: un’esperienza totale con Jonathan Lyndon Chase

Keep thinking nobody does it like you here comes the sunset trascende il concetto classico di mostra: si configura come un percorso avvolgente dove l’esistenza si mescola all’arte e la vulnerabilità si tramuta in potenza espressiva. Con le sue opere, Chase esorta gli spettatori a fermarsi nelle imperfezioni, a prestare orecchio ai suoni che popolano gli ambienti e a rispecchiarsi in quel confine sottile tra ciò che è decifrabile e ciò che resta enigmatico.

La Galleria Gió Marconi ribadisce con questa scelta la volontà di esporre autori di calibro mondiale, in grado di ampliare gli orizzonti visivi attuali e suggerire chiavi di lettura inedite sulla nostra epoca.

A cura della redazione

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