La skincare che sostituisce la medicina estetica: mito o realtà?

La medicina estetica si osserva con un misto di attrazione e diffidenza. Se da un lato promette risultati visibili e immediati, dall’altro suscita ancora oggi dubbi e paure legati alla sua natura clinica. Per questo c’è chi la ama e chi la respinge in toto, ma anche chi ne è incuriosito. Una certezza, però, accomuna tutti: il desiderio di rallentare il tempo, mantenendo la pelle sana, luminosa e compatta il più a lungo possibile. È qui che entra in gioco il binomio skincare e medicina estetica, sempre più centrale nei percorsi di cura quotidiana della pelle. Ma può davvero la skincare che si ispira alla medicina estetica sostituirsi a trattamenti più invasivi o rappresenta semplicemente un’alternativa soft e complementare?

“Molte persone non conoscono la medicina estetica e ne hanno paura”, afferma la Dott.ssa Iole Cucinotto, medico oncologo ed estetico Agorà SMIEM (Società Italiana di Medicina ad Indirizzo Estetico), Opinion Leader Filorga. “Per prima cosa bisogna distinguere tra medicina estetica rigenerativa e trasformativa. Mentre la prima punta a far invecchiare i pazienti mostrando la loro età migliore, la seconda lavora sui volumi”.

La linea Premier Cru ha il Brevetto Longevity co-depositato con la Harvard Medical School. Attivato dal resveratrolo, stimola le proteine di longevità Sirtuine x128 per aumentare l’attività della pelle e la sua produzione di collagene, acido ialuronico ed elastina. Siero Premier Cru, Caudalie.
In questa distinzione si inserisce un nuovo approccio alla skincare, quello che riproduce su base cosmetica le azioni di principi attivi utilizzati in ambulatorio, con tecnologie che ne migliorano l’assorbimento e la biodisponibilità. Ma quali risultati è realistico aspettarsi?
La pelle cambia, invecchia: qual è il rapporto tra skincare e medicina estetica?
Tono disomogeneo, pori dilatati, perdita di turgore, rughe superficiali e segni d’espressione rappresentano i primi indicatori di invecchiamento cutaneo. “Non sono solo aspetti estetici”, chiarisce la dottoressa Cucinotto, “ma anche parametri biologici che parlano della salute della pelle”.
Una buona routine cosmetica può agire proprio su questi aspetti, migliorando visibilmente la qualità cutanea e anticipando il ricorso a trattamenti clinici, grazie all’impiego mirato di attivi come acido ialuronico, aminoacidi, vitamine e antiossidanti.

L’NCEF – New Cellular Encapsulated Factors – è il complesso cosmetico brevettato che, grazie alla tecnologia di incapsulamento, penetra a fondo nella pelle per apportare i nutrienti necessari al processo di rivitalizzazione cutanea. NCEF Revitalize Serum, Filorga.
Skin Longevity: il ruolo degli attivi di nuova generazione
La skincare ispirata alla medicina estetica si basa su molecole già note in ambito ambulatoriale, veicolate attraverso tecnologie cosmetiche avanzate. Acido ialuronico a basso peso molecolare, glutatione, astaxantina e Omega-3 promuovono l’elasticità, l’idratazione e la protezione dai radicali liberi.
A fare la differenza non è solo l’ingrediente, ma anche il modo in cui viene incorporato nella formula: microincapsulazione, solubilizzazione e affinità cutanea diventano elementi chiave per ottenere un effetto visibile e sicuro anche a casa.
Quando la skincare non basta più?
Il confine tra skincare e medicina estetica non è netto, ma dinamico. Segni persistenti di disidratazione, pelle assottigliata o alterazioni strutturali possono indicare che la sola cosmesi non è più sufficiente.
“Il medico estetico ha il compito di accompagnare i pazienti in un percorso integrato che comprende pre-trattamento, trattamento e mantenimento”, spiega la dottoressa Cucinotto. In quest’ottica, i prodotti domiciliari diventano strumenti essenziali per preparare la pelle e consolidare i risultati ottenuti in ambulatorio.
Skincare e medicina estetica: alleate, non alternative
Skincare e medicina estetica si rafforzano a vicenda. Una skincare personalizzata aiuta a prolungare gli effetti clinici e migliora la risposta cutanea ai trattamenti futuri. Anche la scelta del cosmetico richiede attenzione: formule troppo complesse, attivi non adatti al proprio biotipo o dispositivi non certificati possono compromettere il risultato.
“Il consiglio di un professionista resta fondamentale, soprattutto quando si parla di tecnologie domiciliari come il microneedling o dell’assunzione di integratori”.
Skincare e non solo per prevenire l’invecchiamento
”L’invecchiamento cutaneo è la conseguenza di fattori intrinseci – genetica, età, malattie – che dello stile di vita – fumo, esposizione ai raggi solari, alcol, mancanza di sonno”, spiega la dottoressa Cucinotto.
”La skincare che contiene gli attivi della longevità cutanea – acido ialuronico, aminoacidi, vitamine, enzimi, minerali, glutatione, astaxantina e Omega-3, danno sicuramente benefici nel breve termine. E prima si comincia, meglio è: non c’è un indice prettamente anagrafico per iniziare a fare prevenzione con la skincare”.
I fattori di invecchiamento giocano un ruolo chiave e può succedere che la qualità della pelle di una ventenne sia peggiore di quella di una quarantenne. La skincare non ha un’età anagrafica, ma si va a connotare in ogni individuo in maniera funzionale rispetto ai suoi bisogni. “I problemi di acne o dermatiti in età adolescenziale impattano sulla qualità della pelle, perciò già da giovani è fondamentale prendersene cura”.
Per quanto riguarda l’efficacia della skincare, non è solo una questioni di ingredienti, ma anche di INCI. È importante infatti verificare dove si trovano gli ingredienti nella formula, per capire se la concentrazione è davvero efficace, conoscere le tecnologie utilizzate nella formulazione, per migliorare l’assorbimento dei principi attivi e potenziarne l’efficacia.
Infine le certificazioni dei laboratori sono un buon indicatore della qualità e della performance della skincare che si ispira alla medicina estetica. Nel dubbio si può chiedere consiglio al medico estetico, al farmacista o al beauty advisor, figure che, insieme, possono guidare il paziente in percorsi integrati e sinergici.
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