Londra, la Met Police chiude metà degli sportelli pubblici

Lug 18, 2025 - 17:00
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Londra, la Met Police chiude metà degli sportelli pubblici

La Metropolitan Police ha annunciato un piano per chiudere oltre la metà dei suoi sportelli pubblici nelle stazioni di polizia della capitale britannica. Un cambiamento che segna un drastico ridimensionamento delle interazioni faccia a faccia tra cittadini e forze dell’ordine, in un contesto già segnato da diffidenze, tagli di bilancio e promesse politiche in difficoltà.

Tagli alla rete di front desk: numeri e motivazioni

Secondo quanto rivelato da un’inchiesta della BBC News, la Met Police ridurrà da 37 a 19 gli sportelli pubblici nelle sue stazioni sparse per Londra. Di questi, solo otto rimarranno aperti 24 ore su 24. Undici sportelli vedranno invece un taglio degli orari, chiudendo alle 22 nei giorni feriali e alle 19 nei weekend.

Questo piano rappresenta una chiara violazione di uno degli impegni presi pubblicamente dalla stessa Met Police nel piano A New Met for London, dove si prometteva di mantenere almeno uno sportello attivo 24/7 in ciascuno dei 32 borough della capitale. Il portavoce della Met ha dichiarato che la scelta, seppur difficile, è necessaria per “concentrare le risorse sul contrasto al crimine” e rafforzare la presenza degli agenti nei quartieri.

L’esigenza nasce da un deficit strutturale di bilancio, come confermato anche dal capo della Met Sir Mark Rowley, che già a giugno aveva lanciato un allarme al primo ministro Keir Starmer: senza maggiori fondi, le forze dell’ordine saranno costrette a “fare scelte drastiche” su quali reati investigare.

Un cambiamento che arriva in un clima di sfiducia

La decisione cade in un periodo particolarmente critico per la credibilità della polizia londinese. La Met è ancora impegnata a ricostruire il rapporto con la cittadinanza dopo scandali che hanno coinvolto agenti, come il caso dell’omicidio di Sarah Everard da parte di un poliziotto in servizio.

A seguito delle indagini interne, sono emerse accuse di misoginia e razzismo sistemico all’interno del corpo, che hanno scosso profondamente l’opinione pubblica. Il piano biennale “A New Met for London” è stato varato proprio per rispondere a queste crisi e ricostruire la fiducia attraverso nuovi standard di trasparenza e comunità.

Tuttavia, la chiusura dei front desk rischia di compromettere uno dei canali simbolici di prossimità tra polizia e cittadini: lo sportello fisico, dove potersi presentare in persona, fare denunce o chiedere aiuto. Il fatto che solo il 5% dei crimini nel 2024 sia stato denunciato tramite sportelli non elimina l’importanza simbolica e pratica del servizio per determinate fasce di popolazione, come anziani o cittadini meno digitalizzati.

Secondo London Assembly, i front desk rappresentano anche uno spazio chiave per la comunicazione tra minoranze e agenti, utile nei casi di violenza domestica, reati d’odio o richieste urgenti.

Le reazioni: politica, cittadinanza e sicurezza

L’annuncio ha già generato reazioni forti nei corridoi politici. La Home Secretary Yvette Cooper, responsabile per la sicurezza interna, è stata l’ultima ministra a raggiungere un accordo con il Tesoro durante la revisione del budget, segnale della complessità dei negoziati e della scarsità di risorse disponibili.

Il sindaco di Londra Sadiq Khan è stato interpellato per un commento, ma al momento non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Resta il fatto che la capitale si troverà con meno punti di contatto diretti tra cittadini e autorità, proprio mentre il governo laburista si è impegnato nel suo manifesto a ridurre i crimini da arma da taglio e la violenza contro le donne, come indicato nei suoi obiettivi di governo consultabili sul sito ufficiale del Labour Party.

Un paradosso, dunque: promesse elettorali e iniziative istituzionali da un lato, tagli che vanno in direzione opposta dall’altro.

Un nuovo modello di polizia: opportunità o azzardo?

Secondo la Met, la maggior parte dei cittadini denuncia ormai i reati attraverso canali alternativi: telefono, portali online o contatto diretto con agenti di pattuglia. In effetti, le tecnologie digitali e l’accessibilità mobile hanno trasformato le abitudini, rendendo meno centrale la presenza fisica agli sportelli.

Ma questo non basta a tranquillizzare esperti di sicurezza urbana, secondo i quali la progressiva digitalizzazione non può sostituire del tutto la componente umana, soprattutto nei quartieri più fragili. I front desk non rappresentano solo un punto di raccolta denunce: sono presìdi simbolici di legalità.

La Met insiste nel presentare la riforma come un passo necessario per liberare risorse, aumentare la visibilità delle pattuglie e riorientare l’intero corpo verso una polizia di quartiere più efficace. Tuttavia, il rischio è che questa strategia, in assenza di una comunicazione trasparente e investimenti concreti nelle comunità, possa peggiorare la distanza tra istituzioni e cittadini.

Cosa succederà ora

Il piano non è ancora attivo, ma verrà probabilmente implementato entro la fine del 2025. È in corso una consultazione pubblica, ma l’orientamento sembra ormai definito.

Secondo i dati ufficiali, nel 2024 sono stati registrati quasi un milione di reati esclusi i casi di frode. Di questi, meno del 5% è stato denunciato presso uno sportello. Si tratta comunque di circa 47.000 casi: un numero tutt’altro che trascurabile se considerato in termini di impatto sulla vita delle persone coinvolte.

Il dibattito che si apre riguarda il modello di sicurezza urbana che Londra vuole costruire: più efficiente ma meno accessibile? Più visibile per strada ma meno radicato nel territorio?

In ogni caso, il destino degli sportelli della Met Police apre uno scenario che richiederà vigilanza civile, attenzione politica e un equilibrio delicato tra risparmio economico e diritti dei cittadini.


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