Longevity Food: come il cibo può allungare la vostra vita

La scienza dimostra che il cibo può influenzare i geni della longevità, contrastando invecchiamento e infiammazione. Un nuovo metodo di cucina, sperimentato al Ginkgo Longevity Restaurant di Palazzo di Varignana, propone piatti che uniscono nutraceutica e gusto, offrendo un esempio concreto di come la cucina possa diventare un alleato per la salute
Il cibo può attivare o disattivare geni legati alla longevità, influenzando salute e invecchiamento. Alimenti pro-infiammatori come zuccheri raffinati o grassi trans accelerano il deterioramento cellulare, mentre una dieta ricca di micronutrienti e fitocomposti – i cosiddetti superfood – protegge il Dna, riduce l’infiammazione e migliora le funzioni cognitive.
È questa la premessa del longevity food, un approccio nutrizionale che sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo alla tavola, come dimostrano iniziative come quelle del Ginkgo Longevity Restaurant di Palazzo di Varignana, nelle colline bolognesi.
La nutraceutica in cucina: salute e anche gusto
Al centro di questa rivoluzione c’è il Metodo Acquaviva, elaborato da Annamaria Acquaviva, farmacista e dietista, che combina nutraceutica e scienza della longevità.
Al Ginkgo Restaurant, i piatti sono pensati per essere più che semplici pietanze: ogni ricetta è un intervento biologico, studiato per stimolare il metabolismo, rafforzare il sistema immunitario e ridurre lo stress ossidativo.
Seguendo il protocollo Low-Fodmap della Monash University, i menù escludono glutine, latticini e zuccheri raffinati, privilegiando ingredienti locali come l’olio extravergine di oliva prodotto dal resort, ricco di antiossidanti.
I piatti del Ginkgo utilizzano combinazioni strategiche di fitocomposti – come quelli di frutti di bosco o finocchio – per supportare l’equilibrio ormonale e l’energia cellulare. La scienza alla base è chiara: studi recenti, come quelli pubblicati su riviste come Nutrients, confermano che una dieta ricca di polifenoli può ridurre l’infiammazione sistemica e migliorare la salute intestinale, un fattore chiave per contrastare malattie croniche e invecchiamento precoce.

Longevity Cooking Class: educare alla salute attraverso il cibo
Per diffondere questa visione, il Ginkgo propone le Longevity Cooking Class, in programma per il 2025 (13 giugno, 11 luglio, 12 e 19 settembre). Non si tratta di semplici corsi di cucina, ma di esperienze che intrecciano teoria scientifica e pratica culinaria.
I partecipanti imparano a preparare piatti che coniugano gusto e benessere, utilizzando ingredienti bioattivi per migliorare pelle, mente e metabolismo. Ogni sessione si chiude con un approfondimento sul potere dei superfood.
Il metodo utilizzato in queste sessioni didattiche non si limita però all’alimentazione. I suoi cinque pilastri – nutrizione funzionale, armonia interiore, attività fisica, riposo e integrazione – offrono un approccio olistico.
Al Ginkgo, questo si traduce in esperienze come il Mindful Eating, una pratica che invita a gustare ogni boccone con consapevolezza, affinando la percezione sensoriale attraverso degustazioni guidate, a volte a occhi chiusi.
Il resort integra anche yoga, camminate tra i vigneti e trattamenti spa come il massaggio Oleaster, che utilizza l’olio Evo per ridurre lo stress ossidativo.
Il Ginkgo Longevity Restaurant rappresenta quindi un esempio concreto di come la scienza possa trasformare la cucina in uno strumento di salute. Tuttavia, il longevity food non è solo una tendenza: è una risposta alla crescente consapevolezza che l’alimentazione può prevenire e gestire condizioni come diabete, malattie cardiovascolari e declino cognitivo.
Secondo un rapporto del 2023 di The Lancet, diete ricche di alimenti antinfiammatori possono ridurre il rischio di mortalità precoce fino al 20%. Iniziative come quelle di Palazzo di Varignana dimostrano che questo approccio può essere non solo efficace, ma anche accessibile e gustoso.
Tuttavia, il longevity food pone anche interrogativi: come rendere queste pratiche scalabili senza sacrificare la sostenibilità? Il settore deve ancora affrontare sfide come i costi di produzione e l’accessibilità per un pubblico più ampio.
Intanto, esperienze come le Longevity Cooking Class offrono un modello educativo che potrebbe ispirare un cambiamento culturale, portando la scienza della longevità nelle cucine di tutti.
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