L’Ue paga la settima rata del Pnrr all’Italia: in arrivo 18,3 miliardi

Bruxelles – L’Italia ha fatto bene, raggiungendo obiettivi e traguardi concordati in sede europea in materia di riforme nell’ambito del piano nazionale per la ripresa (Pnrr). La Commissione Ue annuncia per questo il pagamento della settima rata da 18,3 miliardi di euro, di cui 4,6 miliardi di euro in garanzia e 13,7 miliardi di euro di prestiti. Viene riconosciuto e premiato il lavoro del governo, nello specifico, per per promuovere la concorrenza e la trasparenza, ambiti per cui a livello nazionale sono state adottate “misure significative”, il giudizio dell’esecutivo comunitario.
Nello specifico si premia la nuova Legge Annuale sulla Concorrenza 2023 che promuove le procedure di gara pubbliche e una maggiore supervisione in settori come quello autostradale. Inoltre, continua la nota di accompagnamento della Commissione Ue, il Paese “ha migliorato” l’accessibilità per i passeggeri ferroviari con disabilità e mobilità ridotta ristrutturando 10 stazioni nel Sud Italia. Ancora, si nota con soddisfazione che l‘Italia ha aumentato la sua capacità di distribuzione di energia rinnovabile di 1.848 Megawatt attraverso l’installazione di nuove sottostazioni, l’ammodernamento di quelle esistenti e il potenziamento delle linee di distribuzione, migliorando la capacità della rete di distribuire energia pulita.
La Commissione Ue approva le modifiche al piano per la ripresa dell’Italia
“Si tratta di risultato importante“, commenta una soddisfatta Giorgia Meloni. Per la presidente del Consiglio l’annuncio che arriva da Bruxelles “conferma l’efficacia del lavoro svolto in questi mesi con determinazione, serietà e spirito costruttivo”. Alla luce di questo traguardo “avanti così, per un’Italia sempre più forte e protagonista”, esulta ancora il capo del governo.
Con questo assegno salgono a circa 140 miliardi di euro le risorse europee garantite all’Italia attraverso il Recovery Fund, lo speciale fondo per la ripresa post-pandemica che finanzia i piani nazionali di ripresa. Fin qui, sottolinea la Commissione europea, l’Italia ha saputo intercettare già il 72 per cento di fondi totali destinati al Paese, vale a dire 194,4 miliardi di euro tra sovvenzioni (71,8 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi). La settima rata è motivo di soddisfazione per il governo, che intendeva riscuoterla proprio nel corso del 2025.
L’Italia continua nel percorso iniziato nel 2021, anno in cui sono iniziate le erogazioni di fondi Ue. Dei 139,9 miliardi di euro incassati sin qui 24,9 miliardi sono giunti nel 2021 (prefinanziamento, erogato il 13 agosto), 42 miliardi nel 2022 (due rate da 21 miliardi ciascuna, il 13 aprile e l’8 novembre), 35 miliardi nel 2023 (rata da 18,5 miliardi il 9 ottobre e rata a 16,5 miliardi il 28 dicembre). Un totale di 19,7 miliardi sono è stato erogato nel corso del 2024 ( due rate distinte, la prima da 11 miliardi il 5 agosto, e la seconda da 8,7 miliardi il 23 dicembre).
Qual è la tua reazione?






