Meloni: "I vertici dei volenterosi con Zelensky? Non partecipo, non siamo disponibili a inviare truppe"

Nel secondo punto stampa della giornata, a Tirana, Giorgia Meloni va di fretta quanto nel primo. Incontra i giornalisti ma non concede domande: vuole solo smentire che la sua assenza al vertice dei volenterosi con Volodymyr Zelensky e Donald Trump sia un elemento di debolezza politica. "L'Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina, non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno obiettivi per i quali non abbiamo dato disponibilità", puntualizza.
Il riferimento è ai colloqui telefonici che oggi, a margine del vertice della Comunità politica europea, hanno tenuto i leader di Ucraina, Germania, Francia, Gran Bretagna e Polonia con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La cosiddetta coalizione dei volenterosi ha cercato ancora una volta di coinvolgere il presidente americano per imprimere una svolta ai negoziati con la Russia, dopo il viaggio a Kyiv di pochi giorni fa di Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Keir Starmer. Anche in questo caso l'assenza di Meloni non è passata inosservata.
"A chi si lamenta – l'opposizione, per esempio – chiedo la mia stessa chiarezza e coerenza", ha detto oggi la premier. "Ci si chiede di partecipare a questi format perché dovremmo mandare le truppe in Ucraina, oppure solo per fare una foto e dire di no? Su queste cose bisogna essere seri, e io sono una persona seria", è la replica. "Dopodiché, l'Italia ha sempre sostenuto l'Ucraina e continua a partecipare a tutti gli altri tavoli e a tutte le altre iniziative. Su questa iniziativa specifica, invece, non abbiamo dato la nostra disponibilità".
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