Mense scolastiche a Reggio, Briante: “Cibo di qualità e strumenti all’avanguardia”

Nel corso dell’ultima seduta della V Commissione consiliare (Politiche sociali e della salute, sanità, politiche abitative), presieduta da Giovanni Latella, si è tenuta l’audizione dell’assessora all’Istruzione Anna Briante in merito al nuovo centro di cottura comunale inaugurato nei giorni scorsi in via Aschenez, presso la struttura dell’Asilo Genoese Zerbi.
Aprendo i lavori dell’organismo consiliare il presidente Latella ha voluto ringraziare «il settore Istruzione e tutta l’Amministrazione comunale per il lavoro svolto, che ha portato la città a passare da 0 a 2500 pasti erogati avviando servizi che rappresentano un fattore di eccellenza e che presto saranno estesi ulteriormente».
La mensa come strumento educativo e sociale
Briante ha premesso che «la mensa non è da considerarsi solo un servizio ma anche uno strumento educativo e sociale, perché nei refettori i bambini imparano a conoscere importanti valori riguardanti la corretta alimentazione, le buone abitudini alimentari, il rispetto del cibo e anche la condivisione».
La ditta che ha vinto l’appalto nel gennaio del 2024 può contare secondo l’assessora su «una struttura organizzativa davvero solida: aveva preso l’impegno di incrementare il numero dei centri cottura, visto che inizialmente il servizio è partito con il centro di Villa San Giovanni, e ora, a fronte delle lamentele costanti sia per la qualità del cibo che per l’erogazione del servizio che si registravano in anni passati, viene garantita la presenza di un addetto alla distribuzione dei pasti ogni 20 bambini ed è stato realizzato un lavoro importante con il nuovo centro cottura, che ha a disposizione attrezzature professionali a garanzia della qualità e della corretta conservazione dei cibi».
Un investimento per il presente e per il futuro
L’assessora ha poi posto l’accento sul fatto che una volta trascorso il periodo oggetto di appalto, gran parte della strumentazione attualmente disponibile nel centro cottura rimarrà di proprietà del Comune. «Dunque si tratta – ha commentato Briante – di un investimento fatto non soltanto per l’immediato, ma anche per il futuro. Ci sarà un aumento degli iscritti alla mensa, i numeri saliranno notevolmente – ha aggiunto l’assessora – perché sarà garantita una migliore qualità del cibo.
Oltre alla riduzione dei tempi di percorrenza a influire sarà anche la distribuzione fatta per lo più con attrezzature multiporzione in contenitori che continuano a mantenere la temperatura adeguata al cibo che viene preparato di giorno in giorno e poi sporzionato sul posto. La monoporzione con il vassoio chiuso ermeticamente viene utilizzata per quelle piccole realtà con 10 bambini o meno che non avrebbero la capacità di effettuare questa distribuzione».
Un servizio accessibile e sostenibile
Il servizio, che per le famiglie che hanno un Isee basso prevede una compartecipazione «irrisoria», garantisce anche la differenziazione dei menù in base ad esigenze di salute o religiose. Inoltre, ha concluso Briante, un’attenzione particolare viene rivolta «alla sostenibilità dei servizi e quindi al rispetto dell’ambiente: man mano arriveremo all’obiettivo “plastic free” e in ogni plesso è presente almeno una casetta dell’acqua dove i bambini possono riempire le borracce che fornisce il Comune».
Gli interventi dei consiglieri
Nel corso della seduta sono intervenuti anche i consiglieri Francesco Barreca (in sostituzione di Nancy Iachino), Pino Cuzzocrea e la presidente presidente della Consulta per le politiche sociali e culturali del Comune, Marisa Cagliostro.
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