Lunedì della settimana della IV Domenica dopo Pentecoste
ALL’INGRESSO
Secondo la promessa del Signore,
noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra
nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
Nell’attesa perciò di questi eventi,
cercate di essere senza macchia
e irreprensibili davanti a Dio, nella pace.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
Effondi, o Padre, il tuo Spirito rinnovatore sul popolo dei credenti perché, giustificàti e salvàti dalla sua grazia, attendiamo con sincera speranza l’eredità del regno promesso.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
LETTURA Dt 4, 21-31
Lettura del libro del Deuteronomio
In quei giorni. Mosè disse a tutto Israele: «Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei attraversato il Giordano e non sarei entrato nella buona terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità. Difatti io morirò in questa terra, senza attraversare il Giordano; ma voi lo attraverserete e possederete quella buona terra. Guardatevi dal dimenticare l’alleanza che il Signore, vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore, tuo Dio, ti ha dato un comando, perché il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso. Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nella terra, se vi corromperete, se vi farete un’immagine scolpita di qualunque cosa, se farete ciò che è male agli occhi del Signore, tuo Dio, per irritarlo, io chiamo oggi a testimone contro di voi il cielo e la terra: voi certo scomparirete presto dalla terra in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati. Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete che un piccolo numero fra le nazioni dove il Signore vi condurrà. Là servirete a dèi fatti da mano d’uomo, di legno e di pietra, i quali non vedono, non mangiano, non odorano. Ma di là cercherai il Signore, tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l’anima. Nella tua disperazione tutte queste cose ti accadranno; negli ultimi giorni però tornerai al Signore, tuo Dio, e ascolterai la sua voce, poiché il Signore, tuo Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà l’alleanza che ha giurato ai tuoi padri».
SALMO Sal 88 (89)
Il tuo amore, Signore, rimane per sempre.
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R
Se violeranno i miei statuti
e non osserveranno i miei comandi,
punirò con la verga la loro ribellione
e con flagelli la loro colpa. R
Ma non annullerò il mio amore
e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non profanerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa. R
VANGELO Lc 6, 39-45
✠ Lettura del Vangelo secondo Luca
In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda».
DOPO IL VANGELO
Ciascuno di noi cerchi
di compiacere il prossimo nel bene.
Diamoci dunque alle opere di pace
e all’edificazione vicendevole.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA
Esaudisci, o Dio di instancabile amore, i desideri della tua Chiesa in preghiera: proteggila e confortala adesso con i doni della tua provvidenza e preparale in cielo il tesoro dell’eternità beata.
Per Cristo nostro Signore. Amen
SUI DONI
Trasforma ed esalta, o Dio, con la tua azione santificatrice gli umili doni che adorando ti offriamo; serba il premio dell’eredità eterna a chi se ne nutrirà con animo puro.
Per Cristo nostro Signore. Amen
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta celebrarti sempre, o Dio di infinita misericordia.
Tu, con amore ineffabile, in Cristo tuo unigenito crei e redimi tutti gli uomini e li rendi, per grazia, tuoi figli. A loro elargisci lo Spirito effuso dal Signore morto e risorto, perché si amino come fratelli e, imitando la carità di Gesù salvatore che ha donato la sua vita per noi, agiscano secondo la giustizia del tuo Vangelo e la promuovano con generoso coraggio nel mondo. Tu ci chiami a infrangere le dure barriere dell’egoismo, ad aprirci alla comunione fraterna dei beni che la tua provvidenza per tutti dispone.
Tu ci stimoli ad anticipare in operosa speranza la giustizia e la pace del regno dei cieli per meritare di esservi accolti tra gli angeli e i santi a cantare con loro in eterno il tuo inno di lode: Santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Accogliamoci, fratelli, gli uni gli altri,
come Cristo ci accolse per la gloria di Dio.
ALLA COMUNIONE
Il Dio della perseveranza e della consolazione
vi conceda di nutrire tra voi
gli stessi sentimenti di Cristo Gesù,
perché con un solo animo e una sola voce
rendiate gloria al Padre.
DOPO LA COMUNIONE
Circonda i tuoi figli di grazia perenne, o Dio vivo e santo, e, poiché nel compimento del rito arcano e sublime ci siamo nutriti di Cristo, vittima di salvezza, donaci di condividere il nostro eterno destino nella patria del cielo con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen
Qual è la tua reazione?






