Metro City, Quartuccio e le dimissioni da delegato alla cultura: ‘È mancata la fiducia. Ora una nuova fase’

Dicembre 6, 2025 - 14:00
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Metro City, Quartuccio e le dimissioni da delegato alla cultura: ‘È mancata la fiducia. Ora una nuova fase’

filippo quartuccio

Filippo Quartuccio torna sulle dimissioni da delegato alla cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria e chiarisce i passaggi politici che hanno portato allo strappo. Lo fa in conferenza stampa, con in platea i colleghi Giuseppe Sera e Santo Bongani, assieme ai quali ha fondato il gruppo Rinascita Comune, che annovera tra i protagonisti anche l’ex consigliere regionale Giovanni Muraca. Un movimento nato dopo le frizioni con il sindaco Giuseppe Falcomatà all’interno di una maggioranza sempre più frammentata all’interno di Palazzo San Giorgio.

Il rapporto con il sindaco e il caso Cosmos

“Non ho mai capito cosa sia cambiato a un certo punto”.

Quartuccio in riferimento al rapporto con il primo cittadino parla di atteggiamenti che, col tempo, hanno inciso anche sulla vita amministrativa. La cesura, racconta, arriva con il Premio Cosmos.

“Ho ritenuto di non avere più la fiducia del sindaco quando mi è stato impedito di salire sul palco durante la cerimonia. Cosmos è nato con me”.

Un episodio che pesa. Falcomatà, precisa però Quartuccio, ha riconosciuto l’errore e si è scusato, qualche giorno fa, anche se l’episodio risale a diversi mesi fa. Un chiarimento umano? Di certo, però, non sufficiente a ricucire lo strappo politico.

Nonostante questo, però, il consigliere riserva un ringraziamento al sindaco Falcomatà:

“Mi ha accordato fiducia totale molti anni orsono. Abbiamo condiviso anni belli e un lavoro intenso”.

Una fiducia che, secondo il consigliere, però si sarebbe incrinata dopo le elezioni regionali. È lì che nasce la rottura.

“Ho avvertito una mancanza di fiducia da parte del sindaco. Ho preso atto di questo e ho rassegnato le dimissioni, senza rancore”.

Le dimissioni e la scelta di fare un passo indietro

Quartuccio respinge l’idea di una battaglia per le poltrone.

“Non volevo conservare il potere. Volevo capire cosa stesse maturando e se si potesse risolvere tutto con il dialogo”.

La consapevolezza che ciò non sarebbe avvenuto, arriva a ridosso delle festività natalizie.

“Ho capito che quella fiducia non c’era più. Ho deciso di rimettere le deleghe per togliere qualcun’altro dall’imbarazzo di farlo”.

Le deleghe, chiarisce, non gli sono mai state formalmente tolte, ma “non mi era più consentito lavorare come avrei voluto”. Da qui la decisione: “La città ha bisogno di serenità. Ora potranno lavorare senza di me”.

Dieci anni di attività e il bilancio politico

Nel resoconto di un decennio da consigliere delegato, Quartuccio rivendica il lavoro svolto. Investimenti, eventi, iniziative culturali illustrate una ad una nel corso della conferenza. Un percorso costruito insieme alla struttura amministrativa, ai dirigenti e ai dipendenti, e in raccordo con associazioni, territori e istituzioni. Un lungo elenco di azioni che, per Quartuccio, rappresenta la base di quanto fatto e di quanto ancora si potrebbe fare.

Nel suo bilancio, Quartuccio richiama i numeri. Oltre 450 mila euro investiti in eventi istituzionalizzati, promozione culturale e marketing territoriale. Contributi a associazioni e parrocchie. 140 mila euro per le festività mariane, 48 mila euro per il Caulonia Tarantella Festival. E ancora: iniziative sui beni culturali, eventi al Planetario, rapporti avviati con ministeri e istituzioni nazionali, collaborazione costante con il tessuto associativo locale.

“Non sono qui per attaccare nessuno”, ribadisce più volte. La conferenza, spiega, serve a rendere conto ai cittadini, agli amministratori e al personale che ha lavorato al suo fianco. Un passaggio politico, ma anche umano.

Poi lo sguardo va avanti. “È finita una fase e se ne apre una nuova”. Quartuccio parla apertamente della necessità di costruire un campo progressista, di centrosinistra, attraverso un confronto con le altre forze politiche e un tavolo programmatico per la città. Senza forzature, con tempi ancora da definire.

Il messaggio finale è chiaro. Le deleghe sono state rimesse, ma il percorso politico continua.

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Redazione Redazione Eventi e News