Moda: Confimprenditori, Servono misure immediate contro il Fast Fashion

Lug 18, 2025 - 23:30
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Moda: Confimprenditori, Servono misure immediate contro il Fast Fashion

“Negli ultimi anni il fenomeno del fast fashion ha trasformato radicalmente il panorama dell’industria della moda a livello globale. Con marchi come Shein e Temu che offrono migliaia di articoli a prezzi stracciati e con tempi di produzione estremamente rapidi, il settore si trova oggi ad affrontare una concorrenza spietata che minaccia la sostenibilità economica, sociale e ambientale del Made in Italy. Vogliamo pensare, nella migliore delle ipotesi, che il governo sia distratto. Che il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, abbia problemi più stringenti da affrontare. Ma voglio ricordare a questo governo che il settore moda rappresenta una colonna portante dell’economia italiana. Con oltre 66.000 imprese attive e circa 400.000 addetti, il tessile-moda è una filiera strategica per il Made in Italy. L’invasione del fast fashion cinese rischia di travolgere questo sistema. Dal 2020 al 2024, il 12% delle PMI tessili italiane ha chiuso i battenti, e si prevede un ulteriore calo del 20% entro il 2030 se il trend non verrà invertito”.
Lo ha detto il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, presentando a Roma il report del Centro Studi “L’impatto del Fast Fashion sul Made in Italy”.
“Il fast fashion rappresenta una minaccia concreta e crescente per l’economia, l’ambiente e la dignità del lavoro. È indispensabile un’azione coordinata a livello europeo per regolamentare il settore, sostenere le PMI e promuovere un modello economico fondato su qualità, durata e giustizia sociale. Recentemente la Francia ha introdotto una tassa ambientale sul fast fashion, che prevede un contributo fino a 10 euro per capo venduto da piattaforme come Shein e Temu. L’obiettivo è disincentivare la produzione e l’acquisto compulsivo di abiti usa e getta e favorire la trasparenza, la qualità e la sostenibilità della filiera produttiva. Chiediamo al governo italiano di introdurre al più presto misure simili volte a tutelare le piccole e medie imprese italiane e tutto il comparto della moda. Il Made in Italy ha bisogno di tutela e la politica non può più permettersi di restare a guardare”.

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Redazione Redazione Eventi e News