“Mostro marino” sul Ceresio: allarme rientrato, era un tubo alla deriva


Paura e curiosità questo pomeriggio nelle acque di Lavena Ponte Tresa, dove un grosso tubo di diversi metri, parte dell’impianto di captazione dell’acqua del lago, si è staccato per cause ancora da chiarire. Galleggiando in superficie, l’oggetto ha ingannato più di un bagnante, che ha creduto di trovarsi davanti a un vero “mostro marino”.
Un rischio per la navigazione
La sorpresa iniziale ha lasciato spazio alla consapevolezza del pericolo: il tubo, alla deriva, rappresentava un ostacolo per imbarcazioni e motoscafi. L’Autorità di Bacino del Ceresio ha quindi chiesto l’intervento immediato di una vedetta della Guardia di Finanza, che ha messo in sicurezza l’area.
Operazione congiunta tra Italia e Svizzera
Sul posto è arrivata anche la Polizia Cantonale, che ha collaborato in acque italiane con le Fiamme Gialle. Presente durante le operazioni il sindaco di Lavena Ponte Tresa e presidente dell’Autorità di Bacino, Massimo Mastromarino.
Le autorità hanno annunciato che in serata si sarebbe svolto un nuovo sopralluogo per verificare le condizioni e stabilire le cause del distacco.
Le ultime comunicazioni del sindaco Massimo Mastromarino
“Questa sera assieme a Daniele Pippione di AlfaVarese, responsabile territoriale della rete idrica, siamo intervenuti per posizionare dei corpi morti atti a riportare sul fondo del lago, la tubazione di presa in polietilene della captazione che era emersa pericolosamente a galla in un tratto potenzialmente interessato dalla navigazione. Tra febbraio e marzo 2026 la tubazione sarà completamente sostituita per aumentare la portata del prelievo di acqua da 15 a 50 litri al secondo”.
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