Omicidio di Villa Pamphili, i misteri di Rexal Ford e della presunta moglie Stella: il passato a Malta, il cinema e i depistaggi

Giugno 17, 2025 - 08:00
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Omicidio di Villa Pamphili, i misteri di Rexal Ford e della presunta moglie Stella: il passato a Malta, il cinema e i depistaggi

Rexal Ford è stato fermato, con gli inquirenti della Procura di Roma in attesa della sua estradizione verso l’Italia dopo l’arresto da parte delle autorità greche sull’isola di Skiathos venerdì 13 giugno, ma i misteri e i punti da chiarire riguardo il cittadino statunitense accusato di aver ucciso una neonata (sua figlia, secondo le sue parole da verificare) dopo il decesso misterioso della madre a Villa Pamphili, dove sono state rinvenute sabato 7 giugno, restano tanti.

Il 46enne californiano Ford avrebbe iniziato il suo “soggiorno” a Roma almeno ad aprile, anche se in città non era registrato in alcun hotel, B&B o affittacamere: secondo quanto emerso in questa prima fase delle indagini l’uomo si presentava come regista in cerca di occasioni nel mondo del cinema avendo realizzato videoclip musicali e lavorato al remake di “Tre metri sopra il cielo”.

I misteri delle identità

L’identità dello stesso Ford resta misteriosa: si muoveva tra mense per poveri e mercati come un clochard, eppure aveva una carta di credito con cui aveva acquistato il biglietto per la fuga in Grecia. Aveva mostrato un passaporto che attestava il suo nome, Rexal Ford, ma anche qui ci sono dubbi e confusione: perché esiste un suo omonimo negli Usa che fa lo sceneggiatore, come lui dice di essere, e perché all’anagrafe il 46enne sarebbe registrato anche con un altro nome.

È un giallo ancora tutto da risolvere anche l’identità della donna morta a Villa Pamphili con cui girava per Roma Ford. I due, come emerso dalle indagini, erano stati fermati il 20 maggio scorso dalla polizia a Campo dei Fiori a Roma dopo una segnalazione di passanti che avevano visto Ford ubriaco picchiare la donna: lei si presentò come Stella Ford, moglie di Rexal, ma quella identità così come la nazionalità statunitense e il legame con Ford sono oggetto di verifiche della Procura di Roma. Alla polizia poi Ford aveva mostrato un numero di telefono, risultato essere quello di una agenzia immobiliare, spacciandolo per quello della struttura in cui i due avrebbero pernottato nella Capitale.

La testimonianza dell’amico di Malta

Al mistero si aggiunge poi la testimonianza fornita da Oskar Christian, cantante e chitarrista di musica messicana noto con il nome di El Mariachi, che a Repubblica ha raccontato di aver vissuto nella casa della coppia a Malta. “Non posso credere che Rexal possa aver fatto una cosa del genere. Lui è un uomo di pace, un viaggiatore come me. Deve essergli successo qualcosa, forse si erano messi in giri strani. Lei era un genio dell’informatica, una sorta di hacker. Un Robin Hood della rete. Nemmeno Rexal sapeva bene quello che faceva”, sostiene l’uomo.

Secondo il musicista lui non ha mai mostrato segni di violenza nei confronti della moglie: “Erano una coppia bellissima, si amavano. Per questo non riesco a credere a quello che è successo. Non l’avrebbe mai uccisa. Il suo soprannome era Stella, ma non credo si chiamasse così. Mi pare fosse russa, o forse islandese, comunque del Nord Europa”.

L’incontro con una donna dopo la scoperta dei corpi

Inquietanti anche le circostanze che svela oggi Il Messaggero, ovvero che Ford anche dopo il ritrovamento dei due cadaveri a Villa Pamphili avrebbe girato per Roma alla ricerca di una terrazza panoramica per girare un ipotetico film.

Durante queste ricerche avrebbe incontrato una donna che, dietro anonimato, ha raccontato al quotidiano romano il suo contattato col 46enne statunitense. Il faccia a faccia è avvenuto il 10 giugno al Pantheon, alla vigilia della sua fuga in Grecia: “Non sembrava un uomo del cinema, aveva gli stessi abiti del video dell’arresto. Non mi convinceva, parlava di sé come un produttore famoso ma cercandolo sul web non c’erano grandi riscontri, dava consigli banali”. Ford aveva i capelli rasati e la barba tagliata, parlava di sé come un milionario: “Sul conto ho tre milioni ma vivo come una persona umile perché non mi va che la gente sappia che sono ricco”.

Il depistaggio

Repubblica cita poi il racconto di uno scrittore di fantasy con cui Ford avrebbe dovuto collaborare per realizzare un film. Quest’ultimo avrebbe ricevuto una telefonata dal 46enne quando l’uomo, secondo l’accusa della Procura di Roma, avrebbe già ucciso la neonata e nascosto il corpo della bimba e della madre nel parco di Villa Pamphili: “Mi ha chiamato il 10 giugno dicendo che la moglie lo aveva lasciato per tornare dal suo ex e che era rimasto da solo con la bambina, quindi sarebbe andato in Inghilterra dove era stato altre volte”

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia