Paolo Taormina ucciso a 21 anni in piazza a Palermo, confessa il suo killer: il video su TikTok e i punti oscuri dell’omicidio

Ottobre 14, 2025 - 13:00
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Paolo Taormina ucciso a 21 anni in piazza a Palermo, confessa il suo killer: il video su TikTok e i punti oscuri dell’omicidio

È morto a 21 anni, probabilmente nel tentativo di sedare una rissa e difendere un giovane vittima di un gruppo. Queste le “ragioni” dietro l’omicidio di Paolo Taormina, ucciso sabato notte mentre lavorava nel locale di famiglia in piazza Spinuzza a Palermo, a pochi metri dal Teatro Massimo, nel cuore della movida del capoluogo siciliano.

A ucciderlo il 28enne Gaetano Maranzano, fermato dai carabinieri dopo indagini lampo che hanno portato alla sua identificazione grazie a testimoniane e filmati delle telecamere di sicurezza della zona.

Marazano avrebbe confessato il delitto sostenendo però una diversa versione dei fatti: Taormina, che lavorava allo Skruscio, locale dei suoi genitori, avrebbe importunato in passato la sua compagna e, quando se l’è visto davanti tra i tavolini di piazza Spinuzza, gli si sarebbe lanciato contro per colpirlo.

Al momento la dinamica dei fatti resta ancora da accertare. Secondo i primi testimoni Taormina sarebbe intervenuto intorno alle 3:30 di sabato per sedare una rissa, per finire ucciso con un colpo di pistola alla testa, esploso da distanza ravvicinata, da Marazano.

Sul punto però gli investigatori devono ancora fare chiarezza: mancano infatti riscontri credibili e una ipotesi è che non vi sia stata alcuna rissa o colpo di pistola, con Taormina ucciso da una coltellata. Chiarezza sul punto arriverà dall’autopsia che verrà effettuata all’istituto di medicinale legale di Palermo.

Ben più chiaro il contesto criminale da cui arriva Maranzano. Residente allo Zen, il quartiere popolare di Palermo ben noto per i suoi problemi di criminalità, il 28enne ha precedenti per rissa e spaccio di droga. È figlio di Vincenzo Maranzano, condannato a 10 anni per il tentato omicidio di Giuseppe e Antonio Colombo, due uomini considerati appartenenti a una famiglia rivale nel controllo del quartiere.

Maranzano dopo l’omicidio sapeva perfettamente di avere le “ore contate”, di essere prossima alla cattura. Così va letta la scelta paradossale di pubblicare su TikTok un contenuto con la sua foto seduto nella casa della compagna nel quartiere palermitano dell’Uditore. Il 28enne non parla, ma in sottofondo si sente l’audio di un passaggio della fiction “Il capo dei capi”. Si ascoltano frasi come “Tu mi arresti? E per che cosa?” chiede Riina. “Per l’omicidio di Michele Navarra, io faccio il mio mestiere” risponde il poliziotto. “Bello mestiere ti scegliesti” replica il boss. Un contenuto che ha avuto in poche ore centinaia di condivisioni e commenti a sostegno di Maranzano.

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Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia