Prada-Versace, il closing dell’operazione è previsto per il 2 dicembre
L’acquisto della Medusa è alle porte. Il closing dell’operazione che sancirà il passaggio di Versace sotto il controllo del Gruppo Prada è previsto infatti per martedì 2 dicembre. Lo ha confermato l’amministratore delegato del gruppo Andrea Guerra dal palco de ‘L’economia del futuro’ (l’evento del Corriere della Sera tenutosi presso la Triennale di Milano, nei giorni 19 e 20 novembre 2025), aggiungendo che, una volta completata l’acquisizione – dal valore di 1,2 miliardi di euro -, si potrà iniziare a lavorare sul rilancio del marchio. Il benestare era già arrivato dalla Unione europea all’inizio di ottobre.
Novità della scorsa settimana, alla guida di Versace arriverà Lorenzo Bertelli, figlio di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, attualmente chief marketing officer e responsabile della sostenibilità del gruppo. Con il closing, Bertelli assumerà il ruolo di presidente esecutivo del marchio, segnando il suo primo incarico pienamente operativo alla guida di un brand. Nel suo intervento al podcast ‘Quello che i soldi non dicono’ (prodotto da Chora Media e Bloomberg News), il giovane rampollo ha delineato le prime direttrici strategiche: “Abbiamo idee chiare sul futuro, ma non mi aspetto cambiamenti prima di un anno: è necessario conoscersi, capire le persone, confrontarsi, prendersi del tempo”. Il manager ha inoltre ricordato che Versace figura stabilmente tra i primi cinque marchi del lusso a livello globale per notorietà, nonostante negli ultimi due anni abbia visto il proprio fatturato ridursi di circa il 25 per cento. Secondo Bertelli, il brand “ha una dimensione ben superiore ai ricavi attuali” e la priorità sarà quella di valorizzarne le potenzialità, intervenendo sulle principali criticità.
D’altro canto, per quanto riguarda Versace, tornata in mani italiane dopo il periodo sotto l’egida di Capri Holdings, si apre ora una fase di transizione. Il consiglio di amministrazione sarà “snello”, composto da tre membri: oltre a Bertelli, dovrebbe restare l’attuale CEO Emmanuel Gintzburger, affiancato da un manager designato da Prada. Le nuove rotte stilistiche sono già iniziate con il debutto di Dario Vitale (ex Miu Miu) all’ultima Milano fashion week.
Nei primi nove mesi del suo fiscal year, terminati il 30 settembre, il Gruppo Prada ha totalizzato ricavi che superano i 4 miliardi di euro, in crescita del 6% a valuta corrente (+9% a cambi costanti). Il periodo, sottolinea la nota, corrisponde a 19 trimestri di crescita ininterrotta per il player.
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