Fondotinta in inverno, come evitare l’effetto “cakey” quando hai la pelle secca: i consigli degli esperti
Quando arriva l’inverno, il fondotinta diventa di difficile applicazione per chi ha la pelle secca. Lo so bene perché ci casco ogni anno.
A volte si spezza ai lati del naso, altre si infila nelle zone più aride, altre ancora si appesantisce fino a diventare quella patina spessa che nessuno desidera vedere sul proprio viso. Ed è curioso che accada proprio nei mesi in cui si vorrebbe un trucco più confortevole, morbido, coprente ma naturale. È un periodo in cui il freddo si somma all’aria secca degli ambienti chiusi e il risultato, sul viso, è tutto meno che una superficie liscia pronta a ricevere il make up. Si forma quella sensazione di attrito che rende qualsiasi applicazione complicata.
È qui che entrano in gioco gli accorgimenti che gli esperti ripetono da anni e che però continuano a sorprenderci per quanto siano semplici e allo stesso tempo determinanti. Quando la pelle diventa ruvida, il fondotinta non aderisce, si appoggia e poi scivola, oppure si aggrappa a ogni punto secco mettendolo in evidenza. Chi ha vissuto almeno una stagione fredda con la pelle arida sa che la base non va trattata alla leggera. Serve una preparazione precisa, serve qualche accortezza nella scelta della texture e serve anche un po’ di pazienza per trovare il giusto equilibrio.
Il metodo semplice per un viso uniforme anche col vento contro
La prima difficoltà arriva proprio dalla secchezza. Quando la pelle perde acqua, si assottiglia e diventa più fragile. Gli esperti osservano che a quel punto il fondotinta tende a spezzarsi perché manca una base elastica su cui distendersi. Spesso non si considera la preparazione e si passa subito al prodotto principale, ma è lì che nasce l’effetto cakey.
Una base non idratata può trasformare anche il fondotinta migliore in una patina spessa. Per questo la skincare pre trucco diventa la parte più importante. Una crema che ammorbidisce, un siero che porta idratazione profonda, un primer che uniforma.

La seconda questione riguarda la scelta della formula. In inverno il fondotinta compatto o in polvere difficilmente dà un risultato morbido, perché tende a depositarsi sulle zone secche. Una formula troppo ricca però può appesantire, mentre una troppo asciutta rischia di segnare. È un equilibrio sottile. Le texture cremose e leggere si rivelano spesso le più funzionali, soprattutto quelle arricchite con ingredienti idratanti. Gli esperti parlano spesso di molecole che trattengono acqua e mantengono la pelle elastica. Acidi ialuronici, oli vegetali, polimeri che levigano la superficie.
C’è poi la tecnica di applicazione. La quantità ridotta di prodotto è molto più efficace della stratificazione intensa, perché permette di costruire la coprenza senza creare eccessi. Le spugnette umide e i pennelli morbidi aiutano a ottenere una finitura uniforme, mentre le dita scaldano la formula e la fondono meglio con la pelle. La regola più citata dai make up artist è semplice. Meglio piccole dosi distribuite con calma, perché l’accumulo nelle zone più critiche porta inevitabilmente all’effetto torta.

L’esperienza degli esperti converge sempre nello stesso punto. Il fondotinta non deve coprire la pelle, deve adattarsi. Ed è qui che rientra la scelta della tonalità. Un colore troppo scuro, in inverno, si nota subito. Un sottotono errato diventa ancora più evidente sulla pelle disidratata. Una nuance corretta invece armonizza e riduce l’effetto mascherone. La base perde peso e assume quella naturalezza che tutte cerchiamo quando fuori fa freddo e l’incarnato ha bisogno di luce più che di copertura.
Il gesto finale è quello che sigilla il risultato. Una leggera pressione con la spugnetta, una passata di cipria impalpabile solo nelle zone che la richiedono, lasciare tutto il resto com’è. Chi ha la pelle secca può farne un uso minimo, giusto per bloccare la lucidità senza privare la pelle della sua luminosità naturale.
Il bello di questo approccio è che non richiede rivoluzioni. Ogni inverno ci ricorda che la base non è un gesto scontato. È un dialogo con la pelle che cambia. Ed è proprio quel dialogo a fare la differenza tra un fondotinta che si spezza e uno che accompagna la giornata senza mai diventare pesante.
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