Puma ancora in affanno: cede il 17% in Borsa dopo la trimestrale sottotono

Lug 26, 2025 - 09:30
 0
Puma ancora in affanno: cede il 17% in Borsa dopo la trimestrale sottotono
https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/07/puma.png

Violenta contrazione sui listini di Francoforte per Puma, le cui azioni sono arrivate a -16% dopo che l’azienda ha condiviso risultati deludenti per il secondo trimestre e rivisto l’outlook a ribasso per l’intero anno fiscale.

Su base preliminare, le vendite del gruppo di sportswear sono diminuite nel Q2, al netto degli effetti valutari, del 2%, attestandosi a 1,94 miliardi di euro. Il calo delle vendite è dovuto maggiormente a quelli che sono i mercati chiave, Nord America (circa -9%), Europa (-4%) e Greater Cina (-4%). Nell’area Apac le vendite sono diminuite del 2,5%, mentre segnali positivi sono sono arrivati da America Latina (+16%) ed Eemea (+0,5%).

Dal punto di vista dei canali, ha accusato una flessione il business wholesale (circa -6,3%), mentre il business dtc è aumentato del 9,2%, trainato dalla crescita a due cifre dell’e-commerce. La crescita del business footwear di Puma (+5%) è stata più che compensata dal calo delle divisioni apparel (-10,7%) e accessories (-6,4%).

Il margine di profitto lordo è diminuito di 70 punti base al 46%, dovuto principalmente all’aumento delle attività promozionali e gli effetti valutari sfavorevoli. Ciò è stato parzialmente compensato dagli effetti positivi di approvvigionamento e trasporto, nonché da un impatto positivo del mix dei canali di distribuzione. L’ebit rettificato del secondo trimestre è sceso a -13,2 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono ammontate a 94,7 milioni di euro. L’aumento rispetto all’anno precedente è stato principalmente determinato dalle svalutazioni di attività fiscali differite negli Stati Uniti e in Cina. La perdita netta è stata di 247,0 milioni di euro.

Ciò considerato, e in un contesto di continua volatilità geopolitica e macroeconomica, Puma prevede che le sfide dell’azienda – che già state evidenziate nel trimestre precedente – continueranno ad avere un impatto significativo sulle performance nel 2025, soprattutto imputabili al debole slancio del marchio, all’impatto dei dazi statunitensi e agli elevati livelli di inventario. Per questo, Puma non prevede più di raggiungere la crescita delle vendite precedentemente stimata per l’intero anno ma suppone un calo low double digit (in precedenza stimava un aumento percentuale al netto degli effetti valutari tra bassa e media cifra). Per quanto riguarda l’ebit, l’azienda prevede una perdita per l’intero esercizio 2025 (in precedenza: ebit da 445 milioni di euro a 525 milioni di euro).

In risposta a tali risultati Puma ha anche ripensato i piani di spesa in conto capitale per l’anno e ora prevede di investire circa 250 milioni di euro nel 2025 (contro i 300 milioni di euro previsti). Gli analisti, sottolinea l’agenzia Radiocor, rilevano che Puma sta faticando ad attrarre i consumatori e che il ritorno di sneaker retrò come la Speedcat non ha riscosso il successo sperato. Le difficoltà di vendita e profitti sono per altro in atto da tempo e in aprile il consiglio di amministrazione ha nominato un nuovo CEO nella speranza di invertire la tendenza. Arthur Hoeld, ex responsabile vendite di Adidas, è entrato ufficialmente in carica il primo luglio.

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Redazione Eventi e News