Regali di Natale per chi ha la passione della bicicletta
Arriva quel particolare periodo dell’anno in cui bisogna cominciare a pensare ai regali di Natale. Al netto di credenze, convinzioni, abitudini consumistiche, ci potremmo concentrare e pensare a cosa si possa regalare a un amico o una fidanzata che vanno in bicicletta
“Limitiamoci a pensare a qualcosa che sia adatto per i ciclisti urbani“. Avevo cominciato così un articolo tempo addietro. Direi che l’incipit può essere ancora valido. Così come vale ancora il seguito.
Tra i vari suggerimenti per i regali di Natale, ho selezionato quelle cose che mi sono sembrate più vicine al mio modo di pensare, senza per questo voler sminuire quegli oggetti che rimangono fuori.
Intendo dire che, al di sotto di alcune caratteristiche o prezzo, ho considerato alcuni oggetti non adatti allo scopo, mentre al di sopra di certe fasce di prezzo li ho tralasciati, considerandoli belli, ma forse troppo pretenziosi.
È un campo veramente sterminato in cui ci si può perdere e dove si possono spendere pochi euro come interi stipendi. Quello che cambia con il passare degli anni è il tipo di scelta. Non è cambiato il panorama amplissimo all’interno del quale scegliere.
Consigli per i regali di Natale
Cominciamo da una new entry: i libri
La cultura è importante e il ciclismo offre la possibilità anche di provare a sognare di pedalare su percorsi fatti da altri. O di abbracciare filosofie sconosciute.
il primo che mi viene in mente è quello scritto da Guido Rubino, La bicicletta da corsa (252 pagine, Hoepli editore). Poi suggerisco Ciclovie d’Italia di Ilaria Fiorillo e Monica Nannetti (320 pagine, Terre di Mezzo editore).
Oppure, ancora, In Lombardia in Bicicletta di Bertolotti, Lopez e Montieri (456 pagine, Le guide di Repubblica). Tra i libri che consiglio ancora ci sono Lo zen e l’arte di andare in bicicletta. La vita e altre forature di un nomade a pedali di Claude Marthaler (143 pagine, Ediciclo editore).
Cambiare mobilità, cambiare mentalità di Antonio Consiglio (filosofia della mobilità leggera, 212 pagine, Fabbrica dei segni editore). Infine, Il piano b. Ripartire con un viaggio in bici di Ivan Saracca (217 pagine, Alpine studio editore).
Abbonamenti e riviste
Perchè non sostenere l’associazionismo di chi si occupa di biciclette con un abbonamento a Fiab, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta? Da anni Fiab si occupa di mobilità leggera e cicloturismo.
Nell’abbonamento è compresa anche una rivista cartacea e una assicurazione Rc per le attività svolte in bicicletta.
Reggisella ammortizzato
Un oggetto che a mio modo di vedere meriterebbe una larga diffusione, per questione di comodità nella pedalata e naturalmente per il pessimo stato di molte delle nostre strade.
Diciamo che sostituisce egregiamente l’ammortizzatore posteriore senza l’aggravio di peso e la complicazione dei cinematismi. Naturalmente, senza avere la pretesa dello stesso risultato.
Soprattutto costi diversi e possibilità di montaggio aftert-market. Ne trovate una serie in questo articolo pubblicato su GreenPlanner.
Campanello
È uno degli oggetti obbligatori da Codice della Strada e serve per segnalare la propria presenza mentre si pedala, anche sulle ciclabili spesso occupate distrattamente da pedoni a spasso.
Knog Oi Prima Bike Bell: 2 colorazioni, minimale, con un diverso azionamento rispetto al primo, bisogna vedere quanto spazio c’è sul manubrio per fare la scelta giusta.
Luci anteriori e posteriori
Le luci devono avere alcune caratteristiche: impermeabilità, potenza e funzione di lampeggio. Ricaricabili con Usb e senza batteria esterna. La luce fissa in città, a causa del notevole inquinamento luminoso generato da auto, vetrine… rischia di non essere vista.
Per contro, una buona luce fissa consente di illuminare correttamente il percorso. Che però spesso in città risulta già abbastanza illuminato. Fra i molti produttori, Macic Shine offre luci per qualsiasi configurazione.
Per esempio il set completo anteriore e posteriore Allty600+Seemee30, composto da un faretto anteriore da 600 lumen e uno posteriore da 30, entrambi ricaricabili con presa Usb C.
Oppure il modello posteriore Seemee 100 Ad, dotato di sensore di avvicinamento. Quando qualcosa entra nel raggio di azione, il fanalino emette una luce flash che riduce il rischio di essere tamponati.
Catarifrangenti per raggi
Immancabili, insieme a un buon impianto di illuminazione i catarifrangenti sui raggi aumentano la visibilità laterale, per esempio negli incroci. Copriraggi rifrangenti marca 3M da mettere sui raggi della bici, se illuminati rifletteranno la luce a loro volta nella direzione in cui proviene.
Ogni pezzo misura 0,5×6 cm, sono facilmente applicabili e rimovibili in pochi secondi. Alta visibilità e sicurezza, le ruote infatti durante il moto creeranno come effetto ottico un cerchio luminoso di luce riflessa!
Pompa compressore elettrica
Un oggetto che ha cominciato a diffondersi recentemente. Rimane abbastanza costoso, ma di sicuro effetto sotto l’albero. Topeak produce il modello E-Booster Digital con pressioni che arrivano a 120 psi, sufficienti a gonfiare qualsiasi ruota, anche quelle delle cargobike.
Copertoni e camere d’aria autoriparanti
Le forature sono una delle altre croci di chi si muove in bicicletta. Le strade delle nostre città sono mediamente pulite, ma i bordi della strada appena fuori dalle mura sono un ricettacolo di ogni tipo di sporcizia, dai chiodi ai vetri.
Quindi è meglio prevenire che curare. Perché spesso si fora nei momenti meno propizi. Quando si va di fretta oppure quando piove. Suggerisco allora:
- Schwalbe Marathon Plus: copertone da città in diverse misure con un rinforzo interno antiforatura, spesso fino a 5 mm, composto in materiale riciclato. Ovviamente tutto ha un prezzo. In questo caso l’aumento di peso. Per chi affronta qualche percorso sterrato c’è anche il modello Marathon Plus Tour meno scorrevole dell’altro ma con una tassellatura puù pronunciata
- per chi teme comunque le forature ci sono le camere d’aria con sigillante interno come quelle di Decathlon. Nel caso di piccole forature il liquido fuoriesce dal foro e si solidifica a contatto con l’aria. Inconvenienti, l’aumento di peso e il fatto che ogni 2/3 anni circa la camera deve essere sostituita a causa del decadimento del liquido antiforatura (la mia esperienza personale ha tempi un po’ più lunghi…)
Portapacchi e borse
Portapacchi posteriori, versatili per agganciare le borse per la spesa o per montare le borse superiori a slitta. Diversi per tipologia, per bici con freni a disco o tradizionali.
Ho trovato molto ben fatti per solidità quelli di Topeak nella versione Uni Super Tourist Dx (senza disco) che fra le altre cose dispone di un sostegno telescopico per essere adattato a diversi diametri di ruota.
La parte superiore del portapacchi dispone di una slitta per le piccole borse dedicate di Topeak. Borse per la spesa ce ne sono molte, ma se dovete fare un regalo per Natale, meglio andare sul sicuro con le borse di Ortlieb back Roller da 20 litri nei colori a scelta.
Il tessuto di poliestere resistente lo rende un compagno di turismo eterno. Dotato di chiusura a tenuta a rotolo, assicura che il cibo e le attrezzature imballate in modo impermeabile, sicuro e protetto, possano arrivare a destinazione.
Con il sistema QL2.1 montaggio, può essere facilmente e rapidamente agganciato e sganciato dal portapacchi. Durante il trasporto a piedi la tracolla rende confortevole il trasporto.
Manopole
Guidare comodi una bicicletta, oltre a essere pacevole rende la guida più sicura e reattiva in caso di bisogno. Manopolo colorate, in neoprene o silicone, morbide, zigrinate o addirittura con finiture in pelle, oppure in sughero come quelle di Ergon Gp1 Biocork, perfetta per i dolori al polso più comuni durante il ciclismo.
In particolare, la Gp1 Biokork offre un approccio sostenibile al sollievo dal dolore grazie alla sua mescola e alle numerose opzioni di posizionamento delle mani. Ulteriori vantaggi di questa manopola sono la mescola in pura gomma, il meccanismo di serraggio facile da installare, l’ergonomia approvata per la schiena e l’idoneità all’uso con manubri in carbonio.
E se cercate qualcosa di colorato e leggermente più economico, la Ergon produce anche le Gs1 Evo, con caratteristiche come le Gp1, ma in silicone morbido. E con ampia scelta di colori.
Specchietto
Altro oggetto, non obbligatorio per il Codice della Strada, ma che consente di avere un maggior controllo su quello che accade alle nostre spalle, per esempio quando si deve girare a sinistra.
Meglio averne uno ampio, a sviluppo orizzontale e leggermente convesso per avere maggior campo. Obbligatorio il braccio corto, che limita le vibrazioni della parte riflettente.
Si trovano facili da montare con un espansore a vite da inserire nella parte terminale del manubrio. Personalmente ne uso un tipo di Decathlon – il Btwin 100 – seguendo in questo caso il principio poca spesa, tanta resa, perché data la sua posizione esterna all’ingombro della bicicletta, lo specchietto è spesso soggetto a infortuni.
Il doppio snodo, lo rende adatto anche ai manubri con un backswip (la curva che torna indietro) accentuata.
Antifurto
A volte occorre lasciare la bicicletta davanti al panettiere per pochi minuti. In questo caso la ricerca della rastrelliera, lontana, potrebbe vanificare la comodità di arrivare davanti al negozio in bicicletta.
Per non lasciarla completamente a portata di mano, meglio dotarsi di un antifurto minimal, come il modello Hiplok Z Lok Combo di Hiplpk. Dotato di combinazione, leggero e flessibile svolge bene il suo lavoro.
Come sempre, meglio che sia molto colorato e ben visibile per scoraggiare i ladri. Naturalmente nulla a che vedere con lucchetti potenti, come il modello D1000 – sempre di Hiplok – che costa 10 volte di più e pesa quasi 2 kg.
Guanti termici antivento
Le mani fredde in bicicletta sono un pericolo perché mancando la sensibilità delle dita diventa complicato frenare in tempi rapidi. Meglio avere un buon paio di guanti, possibilmente colorati per migliorare la visibilità in caso di svolta.
Conservate lo scontrino di acquisto, perché spesso la taglia delle mani inganna ed è meglio poterla cambiare per avere il guando che calzi a pennello sulle dita.
Gorewear produce guanti antivento e traspiranti come il modello M-windstopper che offrono sensibilità tattile e presa, adatti a essere usati con la tecnologia touchscreen. E se proprio pensate che chi riceve il regalo possa avere freddo, potete esagerare con il modello Thermo dotati di una calda imbottitura in pliestere.
Casco
Non è obbligatorio secondo il Codice della Strada (e speriamo che rimanga tale, lasciando a ciascuno la libertà di scelta) ma d’inverno protegge bene dal freddo. Naturalmente come i guanti, i caschi sono da provare perché le taglie non calzano tutte alla stessa maniera.
Met è una azienda italiana che produce una serie di caschi adatti anche all’urban, con la tecnologia Mips che riduce al minimo le forze che dalla calotta del casco giungono alla scatola cranica, dissipandole preventivamente.
Luci led integrate e colori fanno del casco un elemento molto utile. Una buona scelta per il ciclismo urbano è quella del modello Crossover che dispone di una piccola visiera che ripara dal sole basso alla mattina ed alla fine del pomeriggio.
Anche Kask, altra azienda italiana propone un casco interessante, il modello Sintesi minimalista, fasciante, in 11 colori differenti.
Ultime ma non ultime…
Una cargobike
Da scegliere, con pianale anteriore come le Load di Riese&Muller oppure Long Tail come la Gsd S10 di Tern. Costose come spesso accade alle cose belle ma utili, più che una seconda automobile.
Ma qui si entra nel campo delle spese elevate… potrebbe essere un colpo di fulmine. Costoso. Ma sempre di fulmine si tratta.
Viaggi di cicloturismo
Regalare un viaggio non è semplice, ma si può fare. Occorre conoscere bene i desideri e le capacità del ciclista destinatario per centrare il viaggio più adatto.
Crediti immagine: Depositphotos
L'articolo Regali di Natale per chi ha la passione della bicicletta è stato pubblicato su GreenPlanner Magazine.
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