Regione del Quarnaro tra mare e isole, ogni giorno un’esperienza nuova

Giugno 16, 2025 - 14:00
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Regione del Quarnaro tra mare e isole, ogni giorno un’esperienza nuova

Nel cuore della Croazia, proprio dove il mare incontra le montagne e il vento attraversa le foreste, si apre la regione del Quarnaro. Ma chiamarla luogo sarebbe riduttivo perché ci troviamo di fronte a un mondo di esperienze che cambiano ogni giorno. Un sentiero appena scoperto, una spiaggia nascosta, un sapore nuovo – qui la meraviglia diventa facilmente un evento quotidiano.

Il Quarnaro accoglie senza chiedere nulla in cambio perché non ha bisogno di stupire con effetti speciali. Tra le isole di Krk, Rab, Cherso e Lussino, lungo la Riviera elegante di Opatija e nel silenzio verdeggiante del Gorski kotar, si stringono mare, cultura e natura in un equilibrio che si sente dal primo sguardo. E qui ognuno trova il proprio ritmo: dalle famiglie in cerca di spiagge tranquille agli escursionisti tra i boschi, passando per chi ama il relax o per i cultori della buona tavola.

Cherso e Lussino, dove il silenzio si fa esperienza

Sull’isola di Cherso, il tempo sembra prendersi una pausa. La luce scalda i ciottoli della spiaggia Luka, sotto il borgo di Lubenice, e il frinire delle cicale riempie l’aria come un mantra estivo. Qui non c’è fretta. Si cammina per sentieri antichi – ce ne sono oltre 300 chilometri – tra erbe selvatiche (la flora è ricchissima: le specie da ammirare sono oltre 1400), boschi profondi e un paesaggio che racconta di una natura ancora libera.

Ogni borgo ha le sue caratteristiche. A Valun, Martinšćica, Lubenice, la pietra conserva storie che raccontano di un territorio in cui domina la pace, ma in cui non manca il divertimento. E mentre i grifoni sorvolano i promontori, la cultura si fa viva nei festival estivi come il Kaić, nelle serate di musica che sembrano nascere dalla roccia stessa.

Più a sud, Lussino accoglie con la bellezza quieta e curativa della sua rinomata aromaterapia. Da oltre un secolo è rifugio per chi cerca benessere ed è stazione climatica dal 1892. L’aria, qui, è tra le più pulite d’Europa, ideale per attività all’aria aperta. Ma il vero respiro lo dà lo stile di vita: passeggiate tra pini e mare, visita al Giardino delle Essenze Mediterranee, escursioni marine dell’Istituto Blue World. Anche la cultura ha un suo spazio prezioso: il Museo dell’Apoxyómenos, piccolo capolavoro affacciato sul porto. Lussino è anche una scelta consapevole: ha ricevuto il Green Destinations – Gold Award, riconoscimento di un turismo che rispetta la terra.

Spiaggia di Zabodarski
Fonte: Hrvoje Serdar
Spiaggia di Zabodarski

Krk, l’isola dove l’avventura si trasforma in emozione

Su Krk ogni giorno invita a partire. Si esce la mattina con una bici o con le scarpe da trekking, e si lascia che l’isola faccia il resto: uliveti, sentieri panoramici, borghi storici da scoprire pedalando, le strade acciottolate di Vrbnik, le baie nascoste lungo la costa e perfino le immersioni tra i relitti sott’acqua – ogni passo conduce verso qualcosa di vero.

E poi c’è il mare, sempre vicino, in cui ogni nuotata aiuta a sentirsi parte del paesaggio. Nel pomeriggio si torna sulla spiaggia, ci si sdraia, si guarda il cielo e si lascia andare ogni pensiero. La sera ha il ritmo lento del vino versato, del sole che si abbassa dietro le colline, delle chiacchiere senza fretta.

Isola di Krk
Fonte: Luka Tabako
Isola di Krk

Rab, l’isola dove felicità e bellezza si incontrano

Rab è un incontro riuscito tra natura e cultura, tra il mare che accarezza spiagge sabbiose e le rocce che si stagliano contro il vento. I romani la chiamavano Felix Arba, e qualcosa di quella felicità è rimasto: nei sentieri tra i boschi di leccio, nelle calette che si aprono all’improvviso, nella luce che colora i tetti del centro storico.

Il borgo di Rab, affacciato sul mare, è il centro dell’isola. Ma tutto intorno si stendono piccoli villaggi con la propria identità: Lopar, con le sue spiagge lunghe e dorate, Supetarska Draga, Kampor, Barbat. Non manca la tradizione: la Fiera Medievale riporta ogni anno l’isola nel suo passato, mentre la Torta di Rab – dolce alle mandorle profumato agli agrumi – è una memoria che si assapora.

Un mosaico di emozioni, dal mare alla montagna

Gorski kotar

L’altra faccia del Quarnaro è il Gorski kotar, il cuore verde della Croazia. Qui l’Adriatico lascia spazio a un mondo diverso, fatto di foreste, ruscelli, sentieri che sembrano portare lontano e vicino allo stesso tempo. È il rifugio di chi cerca quiete, aria fresca, contatto vero con la natura. Per chi ama camminare o pedalare, questo è di certo un paradiso da scoprire.

I villaggi tradizionali accolgono con una cucina schietta e un’ospitalità genuina, fatta di piccoli gesti che rimandano a un tempo antico. Ovunque si posi lo sguardo, il senso di meraviglia è difficile da raccontare. Come davanti alle Bijele i Samarske stijene, spettacolari formazioni rocciose scolpite per escursionisti audaci.

Opatija

A Opatija, si cambia registro: eleganza, storia, atmosfere d’altri tempi. Si passeggia sul lungomare tra ville e giardini – dieci chilometri sospesi tra mare e parchi – ed è come entrare in una cartolina vivente. È lungo questo cammino che il paesaggio si trasforma, dalle ville nobiliari ai piccoli mandrać, i porticcioli di Volosca e Draga di Moschiena, Matulji, Ičići e Lovran.

E se il mare luccica, poco più in là la città di Fiume si anima con il suo ritmo urbano, tra eventi, cultura e quotidianità viva. Insieme, tutti questi luoghi disegnano il volto più sfaccettato del Quarnaro, in un equilibrio tra memoria e movimento.

Riviera di Crikvenica-Vinodol

La Riviera di Crikvenica-Vinodol è il luogo in cui il mare e la montagna si tendono la mano. Da un lato il blu limpido dell’Adriatico, dall’altro la valle verde del Vinodol. In mezzo, una terra con un clima mite, natura generosa e un’energia vitale. Non a caso, è la Riviera della salute e delle maratone. Qualunque nome le si voglia dare, resta un invito aperto a tutti: famiglie, viaggiatori attivi, amanti della natura.

Crikvenica è il centro principale. La sua spiaggia cittadina è tra le più belle dell’Adriatico, ma è tutto il territorio a proporre una rete viva di emozioni. L’area di Crikvenica-Vinodol dispone di 425 km di piste ciclabili e circa 200 km di sentieri per passeggiate ed escursioni, comprese passeggiate sul mare e percorsi nell’entroterra. Qui puoi nuotare al mattino, pranzare con sapori di erbe locali in collina, perderti tra i boschi nel pomeriggio. In un solo giorno, puoi compiere un viaggio intero.

Il Quarnaro in tavola, sapori che raccontano storie

Se c’è un modo per capire davvero il Quarnaro, è quello di assaporarlo a tavola. Ogni piatto parla di questa terra, dei suoi ritmi, della relazione tra chi la vive e ciò che produce. Mare e montagna si incontrano anche in cucina, creando un equilibrio di sapori unici.

Non stupisce che sia stato scelto come Regione Europea della Gastronomia 2026, riconoscimento nato da una tradizione viva e sincera. I gamberi e gli scampi del Quarnaro, l’agnello delle isole, i formaggi dell’entroterra, il miele profumato, i vini locali sono eccellenze da scoprire piatto dopo piatto per entrare in contatto con il territorio.

I prodotti sono locali, stagionali, legati a un’agricoltura che rispetta l’ambiente e alle comunità che la custodiscono. È una cucina che non ha bisogno di artifici perché ha radici profonde. E come tutto nel Quarnaro, anche il cibo è sincero.

Logo Regione del Quarnaro

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