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Regno Unito: governo al lavoro per rendere il sistema sanitario “autosufficiente”
Il governo britannico introdurrà un piano decennale per ridurre la dipendenza del Servizio sanitario nazionale (Nhs) da medici stranieri e rendere il sistema “autosufficiente”. Secondo un documento visionato dal quotidiano “The Times”, il piano limiterà al 10 per cento il reclutamento di personale medico dall’estero, dando priorità ai laureati in medicina del Regno Unito per i posti da junior doctor e nei percorsi di specializzazione. Al centro della riforma c’è l’idea di un “servizio sanitario di quartiere”, basato su team di assistenza potenziati a livello locale, accompagnato da una “carta della scelta” che garantisca ai pazienti maggiore libertà su dove e come ricevere cure.
Ospedali e cliniche dovranno inoltre rispettare “nuovi obblighi” per assumere personale proveniente dalle comunità locali, con l’obiettivo di utilizzare il bilancio del Nhs per combattere la povertà e sostenere l’occupazione su scala nazionale. “È un modo inaccettabile di trattare i nostri medici”, si legge nel documento, che critica l’apertura della competizione con candidati internazionali introdotta nel 2020.
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