Riscoprire i Fiumi di Londra: Torna la London Rivers Week

Londra è spesso associata al Tamigi, il grande fiume che attraversa la città da ovest a est. Ma dietro la sua maestosa presenza si nasconde un’intera rete di corsi d’acqua meno conosciuti, che oggi più che mai hanno bisogno di attenzione, cura e riscoperta.
È proprio questo lo spirito della London Rivers Week, una settimana di eventi e iniziative pensata per riportare alla luce la bellezza e l’importanza dei piccoli fiumi di Londra.
Dal 30 maggio all’8 giugno 2025, cittadini, scuole e visitatori avranno l’opportunità di esplorare gratuitamente il lato più verde e naturale della capitale britannica, partecipando a escursioni, attività ambientali e laboratori educativi.
Un’occasione unica per scoprire una Londra diversa — più selvaggia, sostenibile e profondamente legata all’acqua.
Un evento per celebrare i corsi d’acqua urbani
Quando si parla del “fiume” di Londra, il pensiero va subito al Tamigi, arteria maestosa che attraversa la capitale. Eppure, la città è attraversata da ben 25 altri fiumi, spesso dimenticati ma altrettanto vitali per l’ecosistema urbano.
Dal 30 maggio all’8 giugno 2025, torna la London Rivers Week, una campagna annuale che invita i londinesi a riscoprire e proteggere i loro corsi d’acqua locali. Organizzata da Thames21 con il supporto di enti pubblici e ambientalisti, la settimana offre un fitto programma di attività gratuite: passeggiate, laboratori, manutenzione ambientale e iniziative educative, tutte pensate per valorizzare i cosiddetti blue spaces.
Tra i protagonisti dell’iniziativa ci sono fiumi come il Brent, il Fleet, il Ravensbourne, lo Stamford Brook e il Westbourne. Molti scorrono sotterranei o nascosti tra infrastrutture moderne, ma sono tuttora cruciali per la biodiversità cittadina.
Chris Coode, portavoce di Thames21, ha dichiarato: “Vogliamo ispirare speranza e azione. I fiumi locali sono una risorsa da amare e proteggere. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare.”
Attività per tutti: dai picnic alle escursioni fluviali
Durante la London Rivers Week 2025, i cittadini potranno prendere parte a decine di eventi pensati per ogni fascia d’età e livello di preparazione fisica.
Uno degli eventi di punta è la passeggiata lungo l’intero corso del fiume Crane, da Headstone Manor a Isleworth, un’opportunità unica per esplorare le trasformazioni urbane e naturali lungo il percorso.
A Chinbrook Meadows a Lewisham, si terrà un picnic con analisi dell’acqua e dimostrazioni scientifiche, mentre a Chingford è prevista una giornata di manutenzione pratica delle zone umide, con la rimozione manuale delle canne in eccesso dal parco di Memorial Park.
Molti eventi sono già sold out: tra questi, una sessione di kayak e raccolta rifiuti (“paddle and pick”) sul Tamigi a Fulhame una giornata di attività artistiche per bambini sul Wandle, nel sud della capitale.
Il calendario completo e la prenotazione agli eventi si trovano sul sito ufficiale di Thames21.
Il ruolo di Thames21 e il ripristino ecologico
Fondata da una coalizione tra Keep Britain Tidy, l’Environment Agency, il Port of London Authority, Thames Water e vari enti locali, la charity Thames21 è oggi indipendente, sostenuta da fondi pubblici e privati.
Ogni anno, oltre 7.000 volontari collaborano con l’organizzazione per prendersi cura dei fiumi della Greater London e del bacino del Tamigi.
I progetti di restauro sono spesso esempi virtuosi di rewilding urbano: si va dall’inserimento di materiale ligneo per rinaturalizzare i letti fluviali, alla rimozione di barriere artificiali, fino alla reconnessione con le pianure alluvionali.
Tra gli interventi più noti, troviamo:
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Rewilding the Rom, che ha riaperto il fiume Rom a Dagenham collegandolo alla sua piana alluvionale;
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Il miglioramento del passaggio dei pesci nel Ravensbourne a Bromley, grazie all’aggiunta di ciottoli e ghiaia.
Secondo Coode, questi progetti dimostrano come anche in contesti urbani complessi sia possibile riportare la natura in primo piano e creare habitat sostenibili per fauna e cittadini.
Educazione ambientale e coinvolgimento delle scuole
Un tratto distintivo della London Rivers Week è l’enfasi sull’educazione ambientale. Durante tutta la settimana, gruppi di studenti di ogni età visitano i fiumi, osservano la fauna, testano la qualità dell’acqua e apprendono l’importanza degli ecosistemi fluviali.
Secondo gli organizzatori, la formazione è centrale per costruire una nuova generazione di cittadini consapevoli. L’obiettivo è duplice: insegnare il rispetto per l’ambiente e formare futuri volontari e attivisti.
“Il contatto diretto con la natura urbana cambia il modo di pensare”, ha detto Alexia Hollinshead, general manager di Thames21. “Abbiamo già coinvolto delegazioni internazionali da Corea, Singapore e Israele, interessate a replicare il nostro modello nelle loro città.”
L’esperienza londinese è infatti considerata un esempio di successo a livello globale: un uso innovativo dello spazio urbano a beneficio sia della biodiversità che del benessere sociale.
Una rete nascosta ma vitale
Molti dei fiumi londinesi oggi invisibili erano un tempo canali aperti. Negli ultimi due secoli, a causa dello sviluppo urbano, molti sono stati tombati o deviati sottoterra, riducendone la funzione ecologica.
Progetti come la London Rivers Week vogliono invertire questa tendenza. Restituire visibilità e dignità a questi corsi d’acqua significa anche proteggere Londra dalle inondazioni, migliorare la qualità dell’aria e offrire spazi verdi accessibili in una delle città più densamente popolate d’Europa.
Il coinvolgimento diretto dei cittadini è la chiave del successo. Non solo partecipano alle attività, ma spesso diventano i veri custodi dei fiumi locali, organizzando pulizie, monitoraggi e attività didattiche tutto l’anno.
Un patrimonio ecologico da riscoprire
In un’epoca di emergenza climatica e urbanizzazione sfrenata, iniziative come la London Rivers Week rappresentano un modello concreto di resilienza ambientale. Un invito a guardare le città non solo come luoghi di cemento, ma come ecosistemi interconnessi.
La partecipazione è aperta a tutti, gratuita e non richiede conoscenze pregresse. Il solo requisito? La voglia di esplorare e proteggere la propria città, riscoprendone i lati più naturali e nascosti.
Come dice lo slogan della campagna: “Don’t just walk by the river — get involved”.
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