Ronnie Scott’s: il jazz club leggendario di Londra

Giugno 16, 2025 - 17:30
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Ronnie Scott’s: il jazz club leggendario di Londra

Nel cuore di Soho, tra teatri, bistrot e locali storici, esiste un posto che da oltre sessant’anni rappresenta l’anima del jazz europeo. Si chiama Ronnie Scott’s, si trova al numero 47 di Frith Street e ha ospitato, sul suo palco stretto e luminoso, alcuni dei più grandi nomi della musica mondiale. Ma Ronnie Scott’s non è solo un locale: è un’istituzione culturale, un punto d’incontro, un rifugio artistico. Questo articolo ne ripercorre la storia, l’identità e l’eredità, offrendo uno sguardo approfondito su uno dei luoghi più autentici e iconici di Londra.

Le origini del club e la visione di Ronnie Scott

Il Ronnie Scott’s Jazz Club aprì ufficialmente il 30 ottobre 1959, in un seminterrato di Gerrard Street, grazie all’iniziativa di Ronnie Scott, sassofonista britannico, e del suo socio e collega Pete King. Entrambi musicisti professionisti, volevano creare a Londra un locale che offrisse ai jazzisti lo stesso spazio creativo che si trovava nei club di New York, come il Birdland o il Village Vanguard.

L’idea alla base era chiara: fornire un ambiente stabile e ben curato dove i musicisti potessero suonare liberamente, sperimentare e crescere, e dove il pubblico potesse scoprire nuovi suoni in modo accessibile. Ronnie Scott era noto per il suo approccio ironico e autoironico sul palco, e la sua introduzione scherzosa agli artisti è diventata un marchio di fabbrica del locale.

Nel 1965, il club si trasferì nella sede attuale di 47 Frith Street, dove si trova ancora oggi. Il nuovo spazio era più grande, meglio attrezzato e capace di ospitare musicisti internazionali con esigenze tecniche sempre più complesse.

Scopri la storia ufficiale del club sul sito Ronnie Scott’s

Le leggende del jazz sul palco di Frith Street

Nel corso degli anni, Ronnie Scott’s è diventato sinonimo di eccellenza musicale. Sul suo palco si sono alternati i nomi più importanti del jazz mondiale. Da Miles Davis a Chet Baker, da Ella Fitzgerald a Dizzy Gillespie, passando per Sarah Vaughan, Sonny Rollins, Stan Getz, Wynton Marsalis e Nina Simone.

Molti di questi artisti si sono esibiti in performance leggendarie che sono poi state incise in album dal vivo. Uno dei più noti è Ella in London, registrato proprio a Ronnie Scott’s nel 1974.

Anche Jimi Hendrix fece la sua ultima apparizione pubblica nel club, poche ore prima della sua morte nel settembre del 1970. Questo ha contribuito a creare un’aura quasi mistica intorno al locale, alimentando la sua leggenda.

Negli anni più recenti, Ronnie Scott’s ha ospitato anche Norah Jones, Esperanza Spalding, Jamie Cullum, Diana Krall, Chick Corea e Marcus Miller, oltre a molti dei migliori talenti britannici.

Guarda il documentario “Ronnie’s” su BBC

L’atmosfera e l’identità del club

Chi entra al Ronnie Scott’s si accorge subito che il tempo sembra essersi fermato. L’arredamento in velluto rosso, le luci soffuse, la disposizione intima dei tavoli e la vicinanza al palco contribuiscono a creare un’esperienza unica. La capienza limitata a circa 250 persone garantisce un ascolto ravvicinato e immersivo, che rende ogni concerto memorabile.

Il locale è anche uno dei pochi in Europa dove è possibile cenare durante lo spettacolo, grazie a un menu curato e stagionale che accompagna l’offerta musicale. Il personale, selezionato con attenzione, è parte integrante dell’esperienza, sempre discreto ma competente.

Il palco viene introdotto ancora oggi, ogni sera, da un direttore artistico o dal presentatore ufficiale del club, che mantiene vivo lo spirito ironico e conviviale di Ronnie Scott stesso.

Dalla crisi al rilancio moderno

Dopo la morte di Ronnie Scott nel 1996, il club affrontò un periodo di incertezza, ma riuscì a sopravvivere sotto la guida del suo storico socio Pete King. Nel 2005, il locale fu acquisito da un nuovo team guidato dal musicista Leo Green e dal direttore Simon Cooke, con l’intenzione di rilanciarlo senza snaturarlo.

Il rinnovamento ha riguardato:

  • L’ammodernamento del sistema audio e dell’impianto luci

  • L’introduzione di un programma diversificato: jazz classico, jazz contemporaneo, funk, world music, blues

  • L’ampliamento dell’offerta con concerti pomeridiani, brunch musicali e jam session notturne

Il Ronnie Scott’s è oggi uno dei pochissimi club europei a offrire spettacoli sette giorni su sette, con due turni per sera e concerti anche oltre la mezzanotte.

Consulta il programma aggiornato sul sito ufficiale

Il ruolo culturale e didattico

Accanto alla programmazione artistica, Ronnie Scott’s ha sviluppato negli ultimi anni un importante ruolo nel campo della formazione musicale. Il club organizza:

  • Workshop per giovani musicisti

  • Collaborazioni con scuole di musica e conservatori

  • Progetti per la promozione del jazz nelle scuole secondarie

  • Iniziative gratuite in occasione del London Jazz Festival

Questa apertura alla comunità ha reso il club non solo un luogo di esibizione, ma anche un centro culturale attivo, capace di connettere generazioni e culture attraverso la musica.

Ronnies Upstairs e i nuovi linguaggi del jazz

Un’altra innovazione importante è rappresentata dallo spazio chiamato Ronnie’s Upstairs, situato al piano superiore del club principale. Qui si tengono eventi più sperimentali: elettronica, spoken word, jam session improvvisate, performance acustiche.

Ronnie’s Upstairs è pensato come una sorta di laboratorio creativo parallelo al palco principale, dedicato a nuove forme di espressione e a un pubblico più giovane. È qui che spesso si esibiscono musicisti emergenti, che possono confrontarsi con il pubblico in un contesto più informale ma stimolante.

Un luogo per chi ama la musica dal vivo

Ronnie Scott’s è oggi considerato uno dei migliori locali musicali al mondo, costantemente incluso in classifiche internazionali accanto a club storici di New York, Tokyo e Parigi.

Visitare Ronnie Scott’s significa vivere un’esperienza culturale completa, in cui ogni elemento – dall’acustica ai cocktail, dalla disposizione dei tavoli all’illuminazione – è progettato per valorizzare l’esibizione musicale. Non è un locale “di passaggio”, ma un luogo dove si entra per ascoltare, riflettere e lasciarsi sorprendere.

Prenota il tuo tavolo sul sito ufficiale


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Redazione Redazione Eventi e News