Thamesmead e Beckton: la nuova Londra che nasce sulla DLR

Giugno 11, 2025 - 13:30
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Thamesmead e Beckton: la nuova Londra che nasce sulla DLR

In una città dove ogni centimetro quadrato ha un prezzo, parlare di quartieri quasi del tutto vuoti suona quasi surreale. Eppure, tra le rive del Tamigi nell’est di Londra, si estendono due vastissime aree pronte a diventare protagoniste della trasformazione urbanistica della capitale britannica. Si tratta di Thamesmead Waterfront e Beckton Riverside, due ex zone industriali che potrebbero cambiare volto nei prossimi quindici anni, attirando investimenti, famiglie, imprese e trasporti. Ma c’è un “se” ancora molto rilevante. Senza un collegamento diretto alla rete di trasporto pubblico, questi progetti rischiano di restare sulla carta. La chiave, oggi, si chiama Docklands Light Railway (DLR).

Un piano urbano su scala storica

Thamesmead Waterfront e Beckton Riverside non sono semplicemente due nuovi quartieri. Sono l’opportunità concreta per creare da zero una nuova Londra. Queste aree sono attualmente classificate come brownfield sites, ovvero aree dismesse che in passato ospitavano attività industriali e che oggi sono quasi totalmente inutilizzate. A differenza di altri grandi sviluppi urbani che richiedono demolizioni, bonifiche e compromessi con l’edilizia esistente, qui si parte da uno scenario urbano pressoché neutro.

I numeri sono imponenti. Secondo le stime fornite da Lendlease, l’operatore che gestirà il progetto a Thamesmead, il solo Waterfront potrebbe accogliere fino a 15.000 nuove abitazioni, distribuite su 100 ettari di terreno con accesso diretto al Tamigi lungo due chilometri di fronte fluviale. A nord del fiume, Beckton Riverside promette altri 15.000 alloggi. In totale, 30.000 nuove abitazioni, molte delle quali destinate a housing accessibile, con spazi dedicati ad attività commerciali, ricreative e culturali.

Il problema è evidente: nessuna delle due aree è oggi servita da metropolitana o ferroviaria. In una città come Londra, questo significa isolamento funzionale. Ed è qui che entra in gioco il progetto di estensione della Docklands Light Railway. Collegare queste due zone alla rete della DLR significherebbe non solo dare concretezza ai piani edilizi, ma anche innescare una trasformazione sociale e urbana simile a quanto avvenuto, per esempio, con la Jubilee Line Extension negli anni Novanta.

Il progetto, se realizzato, comporterebbe la costruzione di un tunnel sotto il Tamigi, con un investimento stimato attorno a 1,5 miliardi di sterline. La DLR, nata per servire i Docklands e Canary Wharf, rappresenta una delle linee più agili e moderne della capitale, già progettata per integrarsi facilmente con nuove estensioni. Secondo le dichiarazioni di Ed Mayes, direttore di sviluppo di Lendlease, c’è già il sostegno della City Hall e di TfL, che ha finanziato la fase iniziale di progettazione. Ma ciò che ancora manca è un impegno diretto del governo centrale, senza il quale i lavori non potranno iniziare.

Come sottolineato anche dal sindaco Sadiq Khan, l’infrastruttura di trasporto non è solo una conseguenza della crescita urbana: è lo strumento che genera sviluppo, crea occupazione e trasforma aree marginali in quartieri vivi e sostenibili. Un esempio concreto? Il Metropolitan Railway nel XIX secolo contribuì alla creazione dei sobborghi a nord-ovest, poi noti come Metroland.

Il sito ufficiale del Transport for London fornisce aggiornamenti regolari sullo stato della proposta di estensione e sui benefici previsti.

Il modello Abbey Wood: come cambia un quartiere

Per comprendere l’effetto trasformativo di una nuova linea ferroviaria in una zona periferica di Londra, basta osservare ciò che è accaduto a Abbey Wood. Situata poco distante da Thamesmead, Abbey Wood era una delle zone con il costo abitativo più basso della capitale, spesso percepita come isolata o poco attraente. Tutto è cambiato nel 2022, con l’apertura della stazione della Elizabeth Line.

Secondo John Lewis, direttore per i progetti sostenibili presso Peabody, il passaggio della Elizabeth Line ha letteralmente trasformato la reputazione dell’area. Le famiglie hanno iniziato a visitare il quartiere, attratte dalla vicinanza al verde, dalla facilità di collegamento con il centro e dalla nuova qualità urbanistica introdotta con lo sviluppo residenziale di Southmere Lake.

Tuttavia, questo processo non è stato esente da critiche. Alcuni residenti e attivisti hanno denunciato la demolizione di edifici preesistenti e la mancanza di un vero piano di riqualificazione che includesse anche il patrimonio architettonico esistente. È il classico dilemma del regeneration vs. gentrification, un tema ricorrente in ogni grande progetto di trasformazione urbana londinese.

John Lewis, coinvolto anche nello sviluppo di Thamesmead Waterfront, afferma che il successo del progetto dipende da un solo elemento: l’arrivo del trasporto pubblico. Il potenziale, dice, è enorme: 100 ettari di spazio libero sono un’occasione unica in una metropoli come Londra. Senza una connessione ferroviaria, però, l’area rischia di restare un “non luogo”.

La realizzazione del progetto Southmere e i cambiamenti vissuti da Abbey Wood sono documentati anche nei report annuali pubblicati da Peabody, dove si possono consultare dati aggiornati sull’impatto abitativo e sociale degli interventi.

Dalla visione urbana alla strategia nazionale

Il dibattito sulla DLR a Thamesmead e Beckton non riguarda solo Londra. Il governo centrale ha fissato l’obiettivo ambizioso di costruire 1,5 milioni di abitazioni entro il 2029, e Londra è centrale per il raggiungimento di questo target. Senza sviluppi su larga scala nelle aree urbane, l’obiettivo diventa irrealistico.

Per questo motivo, la proposta di estensione della DLR è diventata un argomento chiave in vista della prossima Spending Review del Tesoro. Il progetto si inserisce perfettamente nella strategia di crescita economica lanciata dalla cancelliera Rachel Reeves, che ha già dichiarato l’intenzione di sostenere infrastrutture urbane ad alto impatto. La speranza di City Hall è che questo impegno si traduca in finanziamenti concreti per le fasi esecutive.

Nel frattempo, la linea DLR continua a essere considerata un modello di successo. In funzione dal 1987, collega oggi le Docklands, Greenwich, Stratford e il distretto finanziario di Canary Wharf, con una rete moderna, in parte automatizzata e già predisposta per nuove estensioni. L’espansione verso Thamesmead aprirebbe nuovi corridoi di sviluppo urbano, stimolando investimenti immobiliari, imprese e start-up.

Secondo un comunicato ufficiale di City Hall, riportato dalla BBC, “Con il giusto investimento e la devolution di poteri, Londra può contribuire in modo significativo alla crescita nazionale, all’attrazione di capitali internazionali e alla sostenibilità economica dello Stato”.

Il futuro di Thamesmead Waterfront e Beckton Riverside è quindi legato a doppio filo alla politica infrastrutturale nazionale. I fondi devono arrivare in tempo utile per trasformare queste aree in nuovi quartieri abitati, e non in semplici esercizi di pianificazione.

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