Tunisia: la Banca mondiale avvia nuovi progetti sanitari, focus su resilienza ed equità
La Banca mondiale avvia a partire da quest’anno nuovi progetti sanitari in Tunisia, volti a rafforzare la resilienza e migliorare la sanità pubblica del paese nordafricano. L’annuncio è giunto a margine dell’incontro tra il ministro della Salute tunisino, Mustafa Al Ferjani, e una delegazione della Banca mondiale, guidata dal direttore regionale per il Maghreb e Malta, Ahmedou Moustapha Ndiaye, e dal rappresentante residente a Tunisi, Alexandre Arrobbio. L’incontro, avvenuto a margine della conferenza “One Health”, ha confermato l’avvio di iniziative incentrate su tre pilastri fondamentali, ciascuna progettata per affrontare sfide cruciali e modernizzare un settore vitale. Innanzitutto, si mira a rafforzare la preparazione a pandemie ed emergenze sanitarie. L’obiettivo è chiaro: rendere la Tunisia più resiliente di fronte a future crisi sanitarie. Un secondo fronte di intervento riguarda la modernizzazione dell’assistenza primaria e la digitalizzazione. Qui si prevede una riorganizzazione dei servizi di medicina di famiglia e dell’assistenza di base, con un’attenzione particolare alla digitalizzazione dei dati sanitari attraverso l’implementazione di cartelle cliniche elettroniche. Non solo, l’espansione della telemedicina mira a migliorare l’accessibilità alle cure, soprattutto nelle aree più svantaggiate del paese, garantendo che nessuno venga lasciato indietro.
Infine, la Banca mondiale prevede un potenziamento delle strutture ospedaliere e dei servizi di emergenza. Questo si tradurrà nel rinnovamento dei reparti di emergenza, delle ambulanze, e dei sistemi di gestione informatizzata dei pazienti e dei posti letto, e nella ristrutturazione dei centri di assistenza primaria con l’acquisto di nuove attrezzature. Secondo un comunicato del dicastero della Sanità tunisino, il ministro Ferjani ha sottolineato l’importanza di accelerare questi programmi congiunti, esprimendo apprezzamento per il sostegno della Banca mondiale e per la sua interazione con la roadmap della strategia “One Health” e i risultati della conferenza conclusasi ieri a Tunisi. Questa collaborazione mira a rafforzare ulteriormente le fondamenta del sistema sanitario tunisino, garantendo una maggiore resilienza e una migliore qualità dei servizi per i cittadini.
Nel maggio del 2025, la Tunisia ha ricevuto un impulso significativo per il suo sistema sanitario. La Banca mondiale ha infatti approvato un nuovo finanziamento di 125,16 milioni di dollari, di cui 17,16 milioni di dollari è a fondo perduto e proviene dal Pandemic Fund. Questo finanziamento è destinato al progetto Tunisia Health System Strengthening Project, un’iniziativa sviluppata in stretta collaborazione con il governo tunisino e in linea con la più ampia Politica nazionale di salute (Pns) del Paese. I benefici di questo programma sono destinati a raggiungere l’intera popolazione tunisina, con una particolare attenzione alle fasce più vulnerabili, garantendo loro un accesso più equo e tempestivo a servizi sanitari di qualità, anche nelle regioni rurali. Gli operatori sanitari beneficeranno di formazione avanzata e strumenti digitali, essenziali per una gestione più efficace delle emergenze e delle cure primarie.
Il sostegno della Banca mondiale al sistema sanitario tunisino prevede anche altre misure di sostegno. Tra queste, il rafforzamento della farmacia centrale per garantire la continuità dell’approvvigionamento farmaceutico, la revisione del sistema di assicurazione sanitaria e dei prezzi dei farmaci, e l’allineamento delle procedure alle migliori pratiche internazionali attraverso comitati tecnici congiunti tra il ministero della Salute e il Fondo nazionale di assicurazione sanitaria. Il progetto è realizzato in stretta collaborazione con l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) e la Fao, proseguendo una partnership che ha già dimostrato la sua efficacia durante la pandemia di Covid-19. In quel periodo, la collaborazione si è tradotta nella fornitura di dispositivi di protezione, vaccini, ossigeno, digitalizzazione e modernizzazione di ospedali e laboratori, dimostrando un impatto tangibile e positivo.
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