Rai Pubblicità, Marano: “Su ‘Repubblica’ articolo inattendibile e diffamatorio”
Il presidente ad interim della Rai Antonio Marano, durante il cda dell’azienda, replica alle rivelazioni di ‘La Repubblica’ sul caso dell’assunzione del fidanzato della figlia in una società controllata da Viale Mazzini. “Quanto riportato dall’articolo in oggetto, è da ritenere non attendibile nella ricostruzione e quantomeno diffamatorio nella titolistica del pezzo giornalistico. Per questo sono a richiedere un audit extra piano volto a verificare e asseverare il rispetto delle procedure aziendali e la correttezza delle relative condotte”, ha detto il consigliere in quota Lega. In un articolo del quotidiano di Largo Fochetti si racconta la vicenda dell’assunzione di Alessandro Valadé, questo il nome dell’uomo, in Rai Pubblicità.
L’azienda non era al corrente dei rapporti di Valadè con Marano
Secondo la ricostruzione di Repubblica, Valadé dopo aver passato una selezione è stato assunto come esperto in marketing, comunicazione, digitale e vendite in Rai Pubblicità. Marano avrebbe più volte richiesto informazioni sullo stato della richiesta del candidato, senza però rivelare i rapporti che lo legano a Valadé, compagno della figlia del dirigente leghista, emersi solo a assunzione avvenuta. Una circostanza – sempre secondo il quotidiano – che avrebbe fatto infuriare l’ad della società Giampaolo Rossi.
L’opposizione insorge: “Amichettismo della maggioranza”
La vicenda ha scatenato una polemica politica “È proprio il caso di dire tengo famiglia. Non solo la famiglia politica, ma la famiglia famiglia”, afferma Sandro Ruotolo responsabile informazione del Partito Democratico che parla di “‘amichettismo’ come criterio base per l’assunzione del personale”. “Di fronte alle poltrone questa destra non guarda in faccia a nessuno. D’altronde questa maggioranza e questo governo ci hanno abituati all’occupazione di tutti i posti pubblici disponibili e all’uso dell’’amichettismo’ come criterio base per l’assunzione del personale” le parole della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, componente della Commissione di vigilanza Rai. “Siamo di fronte all’ennesima conferma di TeleMeloni, è un fatto gravissimo, che racconta dello stato reale del servizio pubblico sotto questo governo: una Rai trasformata in terreno di conquista”, tuona Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde.
M5S annuncia interrogazione in Vigilanza Rai
“Presenteremo una interrogazione in Vigilanza Rai sulla vergognosa parentopoli di cui scrive oggi Repubblica. L’articolo di Giovanna Vitale racconta di un’assunzione in Rai Pubblicità che puzza di favoritismo lontano un miglio”, annunciano gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua, Anna Laura Orrico e Gaetano Amato. “Secondo quanto riportato, il fidanzato della figlia di Antonio Marano, presidente facente funzioni Rai in quota Lega, sarebbe stato assunto prosegue la nota -. Con questa gestione abbiamo visto la Rai degradata a ufficio di collocamento per amici del governo, adesso sono saliti di livello e sono passati direttamente ai parenti di chi siede nel Cda. Tutto questo mentre la manovra prevede nuovi tagli al servizio pubblico e mentre la maggioranza continua a tenere bloccata in modo indegno la Vigilanza Rai. È arrivato il momento di dire basta: se tutto fosse confermato è chiaro che Antonio Marano non può continuare a sedere nel Cda e svolgere le funzioni di presidente”.
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