«Farsi avanti»: la scelta di una Sindaca
Chiara Narciso inaugura un parco a ImberidoTra le persone che l’Arcivescovo invita idealmente a «farsi avanti», nel suo Discorso alla città in occasione della festa di Sant’Ambrogio, c’è anche una giovane donna sindaco. Proprio come Chiara Narciso, 46 anni, dal 2019 prima cittadina di Oggiono, Comune del Lecchese con 9200 abitanti. Narciso si è sentita perfettamente descritta dalle parole di monsignor Delpini: «Partecipo tutti gli anni alla celebrazione in Sant’Ambrogio – racconta – e devo dire che è un momento per me sempre molto emozionante, molto toccante. Quest’anno lo è stato in modo particolare, grazie al passaggio in cui l’Arcivescovo ha parlato di una coppia di sposi e, soprattutto, grazie alle parole che ha dedicato a una giovane sindaca».
Parole che, spiega Narciso, «mi hanno proprio riportata alle motivazioni che nel 2019, dopo un lungo discernimento, mi hanno spinto ad accettare la candidatura». Narciso racconta che all’epoca aveva tre bambine piccole e che ha quindi riflettuto a lungo su una scelta che avrebbe coinvolto tutta la famiglia. «Mi sono interrogata anche come cattolica, sulla parabola dei talenti – prosegue -. Ho pensato che la proposta a candidarmi proprio in quel momento della mia vita, nella mia situazione di giovane mamma e moglie, fosse comunque una chiamata».
«Non starò in un angolo tranquillo ad assistere al declino del mio Paese», fa dire Delpini alla “sua” giovane sindaca. E Narciso: «Anch’io non mi riconoscevo nella direzione che stava prendendo la mia città e quindi mi sono sentita chiamata a fare la mia parte per dare un nuovo corso alle cose, in termini, per esempio, di accoglienza, di qualità dei rapporti sociali, di attenzione verso chi ha più bisogno. Per questo ho deciso di provare. Mi ci sono buttata anima e corpo, facendo anche alcune rinunce: per esempio ho chiesto un’aspettativa, interrompendo il mio lavoro part-time nell’ufficio tecnico di un Comune limitrofo, che mi permetteva di conciliare molto bene famiglia e professione». La prima cittadina di Oggiono, però, non si pente della scelta, nonostante le fatiche che ha comportato: «Poco dopo è arrivato il Covid: ho toccato con mano la sofferenza dei cittadini e ho capito quanto il ruolo di sindaco possa essere di aiuto a tante persone».
Eletta con la lista civica di centro-sinistra «Insieme per Oggiono», Narciso è stata riconfermata nel 2024. «Credo che uno dei compiti più importanti per un amministratore sia favorire la nascita di buone relazioni all’interno della comunità – afferma -. Nei nostri paesi convivono realtà molto diverse: dalla parrocchia agli alpini, dalla protezione civile alle società sportive, dall’associazione dei pensionati a quella dei commercianti. Sono realtà vive, presenti e che già fanno tantissimo. Il ruolo dell’amministrazione dovrebbe essere quello di mettersi accanto a ciascuna di queste realtà e aiutarle a creare legami positivi tra loro, perché non finiscano per prevalere rivalità o personalismi».
Proprio quello che nel Discorso alla città si evidenzia come un problema: «Come dice l’Arcivescovo, tutti, compresi noi amministratori, siamo persone fragili, che sbagliano. Non credo di avere la verità in tasca, però penso che tutti possiamo avere la capacità di metterci in discussione, di alzarci ogni mattina e cercare di fare del nostro meglio. Senza sentirci superiori, ma comunque mettendocela tutta».
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