Turismo, a Genova vola l’imposta di soggiorno: +43% in un anno, superata quota 7 milioni

Agosto 3, 2025 - 11:00
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Turismo, a Genova vola l’imposta di soggiorno: +43% in un anno, superata quota 7 milioni
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Genova. Balzo in avanti per l’imposta di soggiorno a Genova: nel 2024 l’incasso totale è passato da 5,1 milioni a 7,3 milioni, con un aumento del 44% rispetto all’anno precedente, quando era già in vigore l’aumento. È quanto risulta dall’elaborazione del Centro studi enti locali su dati del Mef, della Banca d’Italia e dell’Istat che conteggiano in tutta Italia 762 milioni di euro, il 19% rispetto al 2023.

La crescita del gettito è evidente soprattutto guardando agli ultimi quattro anni: nel 2020 (annus horribilis del Covid) le entrate ammontavano a poco più di 2 milioni di euro, nel 2021 sono rimaste pressoché stabili, poi sono volate a quasi 4 milioni nel 2022.

La Liguria nel suo complesso ha ottenuto ben 25,2 milioni dell’imposta di soggiorno nell’ultimo anno trascorso, 5 milioni in più rispetto al 2023 con un aumento del 25%, mentre rispetto al 2020, quando sono entrati solo 8,3 milioni, il dato è più che triplicato. Risultati positivi anche per la provincia di Genova: 11,6 milioni nel 2024, in aumento del 30% rispetto agli 8,9 milioni circa accumulati nel periodo precedente.

In vetta alla classifica dell’imposta di soggiorno nelle città italiane c’è Firenze che è cresciuta ulteriormente rispetto agli anni precedenti, passando dai 45,5 milioni del 2022 ai 69,8 del 2023 e poi ancora, con un aumento del 10%, ai 76,9 milioni del 2024. In seconda posizione Milano che accorcia le distanze rispetto alla città toscana e si porta – con un aumento di 14,4 milioni di euro (+23%) – a 76,5 milioni. Salda anche la terza posizione, sempre occupata da Venezia che ha però rallentato la corsa rispetto alle altre grandi città d’arte e ha chiuso con poco meno di 40 milioni di euro il 2024, in aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Seguono Trento con 29,7 milioni , Napoli con 19 milioni di euro (+9%), Bologna con 15,4 milioni (+22%), Rimini con 14,7 milioni (+28%) e Torino con 10,3 milioni che si confrontano con i 9,8 dell’anno precedente.

Il comune più piccolo tra i colossi della “top ten” è Sorrento. Nonostante i suoi poco più che 15mila abitanti, la fama internazionale delle sue coste gli sono valse un tesoretto da 9,1 milioni di euro – con un balzo del 32% rispetto al 2023 – e gli hanno consentito di superare anche Palermo che si è fermata a 8,7 milioni nonostante un aumento clamoroso rispetto al 2023, in cui aveva i pernottamenti dei turisti gli avevano portato in dote 4,8 milioni.

Oltre a Genova sono significativi anche gli aumenti di Bolzano (da 961mila euro a 1,8 milioni), Taranto (da 143mila euro a 306mila) e Siracusa (da 1,3 milioni a 2,3). In controtendenza, tra le grandi città italiane: Livorno (-17%), Salerno (-10%), Reggio Emilia (-10%), Forlì (-8%), Novara (-5%) e Terni (-2%).

Bianchi (Fratelli d’Italia): “Traguardo che certifica il nostro lavoro”

“Un traguardo straordinario che certifica ulteriormente il grande lavoro fatto in termini di promozione turistica della nostra città, attraverso la creazione di un’offerta sempre più ricca ed eterogenea, ma anche il grande impegno nella lotta all’evasione con relativi accertamenti di strutture precedentemente non dichiarate e censite portata avanti e fortemente voluta dall’Assessorato al Turismo dell’Amministrazione di centrodestra fortemente”. Così Alessandra Bianchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale ed ex assessora al Turismo

“Un risultato ancora più importante se si considera il trend costante di crescita avuto passando dai 4 milioni del 2022 agli 8 milioni del 2025 – continua Bianchi – In questi anni Genova ha accresciuto e consolidato la propria posizione come destinazione apprezzata sia a livello nazionale sia internazionale ma anche come sede di grandi eventi sportivi e non. È un esempio l’accordo triennale che vedrà nuovamente la nostra città capitale mondiale del downhill con il Redbull Cerro Abajo che torna dopo le grandi emozioni della prima edizione dello scorso anno. Accordo prima criticato e adesso elogiato a mezzo stampa dall’attuale amministrazione che si prende meriti senza riconoscere la bontà del lavoro che ci ha portato ad avere sul territorio questo evento. La stessa che dal momento del suo insediamento a Palazzo Tursi non fa che lamentare e gridare allo scandalo per un fantomatico buco di bilancio lasciatole in eredità. Ma ancora una volta i numeri sconfessano una narrazione quantomeno fantasiosa”.

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Redazione Redazione Eventi e News