Usa: l’inflazione è cresciuta del 2,4 per cento a maggio, in linea con le aspettative

L’inflazione negli Stati Uniti è cresciuta del 2,4 per cento su base annua a maggio, in linea con le attese degli analisti, mentre il dato “di fondo” – che esclude le componenti più volatili come alimentari ed energia – ha registrato un aumento del 2,8 per cento, leggermente al di sotto delle previsioni. Lo indicano i dati del dipartimento del Lavoro. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un incremento destagionalizzato dello 0,1 per cento, inferiore allo 0,2 per cento atteso dal mercato. In reazione ai dati, i future legati agli indici azionari S&P 500 e Dow Jones hanno invertito la rotta e sono saliti. Molti economisti prevedevano una ripresa dell’inflazione a causa dei dazi, ma le guerre commerciali promosse dall’amministrazione del presidente Donald Trump non trovano ancora effetti nei dati economici ufficiali.

Alcune categorie merceologiche che ci si attendeva fossero colpite dai dazi hanno invece registrato cali: i prezzi dell’abbigliamento sono diminuiti dello 0,4 per cento per il secondo mese consecutivo, mentre quelli delle auto nuove sono scesi dello 0,3 per cento. Nonostante il calo dell’inflazione, gli economisti non considerano il dato come un segnale definitivo di stabilizzazione. Secondo le analisi di Wall Street, gli effetti dei nuovi dazi potrebbero emergere nei prossimi mesi, una volta esaurite le scorte accumulate dalle imprese prima della loro entrata in vigore. La Federal Reserve si riunirà la prossima settimana per un vertice di due giorni, al termine del quale diffonderà nuove proiezioni su inflazione e occupazione. Non sono attesi cambiamenti nei tassi di interesse, ma l’attenzione dei mercati è rivolta alla traiettoria delle pressioni inflazionistiche nella seconda metà dell’anno.

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