A Napoli prorogata fino a settembre mostra Euforia Tomaso Binga

Napoli, 8 lug. (askanews) – Successo di pubblico e di critica per la mostra Euforia Tomaso Binga, in corso al Museo Madre di Napoli che sarà prorogata fino al 15 settembre 2025 per consentire al pubblico, anche questa estate, di poter visitare l’esposizione di Bianca Pucciarelli Menna, in arte Tomaso Binga. La mostra, a cura di Eva Fabbris con Daria Khan, exhibition design Rio Grande, la cui chiusura era inizialmente prevista a fine luglio, presenta i quarant’anni della pratica artistica dell’artista salernitana con più di 120 opere tra installazioni, fotografie, collage, documenti, testimonianze di performance – molte delle quali mostrate per la prima volta o a decenni di distanza dalla loro prima esposizione – provenienti da musei e collezioni private. Si tratta della più ampia retrospettiva museale dedicata all’artista che dal 1971 ha scelto di entrare nel mondo dell’arte con uno pseudonimo maschile per evidenziare i privilegi dell’uomo anche nel campo culturale. La sua pratica quarantennale ha parlato del corpo femminile come di un significante di libertà attraverso la sua originale poesia visiva e le sue performance, giocando con le parole per affermare un femminismo gioioso caratterizzato da dissacrazione, umorismo e denuncia. L’esposizione, inaugurata al museo Madre il 18 aprile 2025, costituisce il risultato di due anni di ricerche realizzate in stretta collaborazione con l’artista e il suo archivio e si snoda con un percorso tematico nelle diciotto sale del terzo piano del museo con un allestimento sperimentale dal tracciato circolare ideato dal collettivo multidisciplinare Rio Grande in dialogo con Tomaso Binga. Ad accompagnare la mostra il libro edito da Lenz Press, in italiano e inglese, a cura di Eva Fabbris, Lilou Vidal e Stefania Zuliani. Articolato in tre parti presenta nella prima sezione saggi e un’intervista all’artista. La seconda parte raccoglie, invece, a una serie di brevi testi critici che analizzano opere singole o piccoli corpus di lavori delle principali aree di interesse dell’artista, mentre la terza è dedicata alla poesia visiva.
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