HomePod Mini 2 non avrà il chip Apple N1, secondo gli ultimi rumor

Le speranze di vedere il chip di rete proprietario Apple N1 all'interno della prossima generazione di HomePod mini sembrano destinate a infrangersi di fronte alle ultime indiscrezioni emerse direttamente dal software della casa di Cupertino. Secondo un'approfondita analisi del codice estratto da un kit di debug del kernel di macOS, il futuro HomePod mini di seconda generazione non sarà equipaggiato con il nuovo chip N1. I riferimenti scovati nel software associano infatti il dispositivo al nome in codice "Sunrise", termine che nei sistemi interni di Cupertino identifica i moduli Wi-Fi e Bluetooth forniti da MediaTek, smentendo di fatto le indiscrezioni precedenti che puntavano su una tecnologia fatta in casa.

Questa scoperta rappresenta un cambio di rotta rispetto alle previsioni di Mark Gurman, che in passato aveva suggerito l'adozione del chip N1 sia per la Apple TV che per il piccolo speaker sferico. Sembra invece delinearsi che il chip N1, noto internamente come "Centauri", sarà riservato esclusivamente ai dispositivi di fascia Premium, mentre i prodotti entry-level continueranno ad affidarsi a soluzioni di terze parti più economiche per massimizzare i margini. La lista dei dispositivi esclusi dall'upgrade proprietario, oltre all'HomePod mini 2, comprenderebbe anche il presunto iPhone 17e, l'iPad 12 e la versione del MacBook con A18 Pro.

La rinuncia al chip N1 non è un dettaglio trascurabile per gli appassionati di domotica, visto che si tratta di una soluzione che garantisce il supporto agli standard più avanzati come Wi-Fi 7, Bluetooth 6 e il protocollo Thread. Essendo progettato su misura, l'N1 offre un'integrazione superiore tra hardware e software, traducendosi in una maggiore efficienza energetica e una stabilità di connessione ottimale. Scegliendo la strada di MediaTek per l'HomePod mini, Apple sembra aver deciso di sacrificare le prestazioni di rete di ultimissima generazione in favore di un prezzo al pubblico più aggressivo.

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