Al via in 9 Province la sperimentazione di invio telematico del certificato di invalidità

Lug 22, 2025 - 14:00
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Al via in 9 Province la sperimentazione di invio telematico del certificato di invalidità

lentepubblica.it

Parte ufficialmente la fase di sperimentazione per l’invio telematico del certificato di invalidità, a seguito delle novità introdotte con la riforma di cui al Decreto Legislativo numero 62/2024, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 27 giugno 2025 e in vigore dallo scorso 12 luglio.


Si automatizza la procedura di valutazione di base

Il Decreto del Ministro della Salute cofirmato da altri due Ministeri, quello del lavoro e quello per disabilità fissa i criteri per l’accertamento della condizione di disabilità nel corso del test tecnico, tecnologico e cdi procedure che vedrà coinvolte un totale di nove province italiane per un periodo di dodici mesi dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, su un nuovo procedimento finalizzato a riconoscere la condizione di disabilità connessa con le patologie:

  • Disturbi dello spettro autistico;
  • Diabete di tipo 2;
  • Sclerosi multipla.

Nove le Province in cui parte la sperimentazione di invio telematico del certificato di disabilità

Le prime province interessate da questa vera e propria ‘rivoluzione’ saranno quelle di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forli-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste, ed il periodo di test sarà compreso tra il 1° gennaio 2025-31 dicembre 2025.

Il nuovo iter procedurale riguarda la valutazione di base, sviluppando un procedimento unitario volto al riconoscimento della condizione di disabilità che tenga conto delle differenze di sesso e di età dei richiedenti. La procedura prevede che la valutazione di base si attivi contestualmente alla trasmissione telematica del certificato medico introduttivo, alla luce dell’innovativo regolamento approvato con il citato Decreto interministeriale del 10 aprile 2025 e comunicato dall’INPS con Messaggio n.2216 del 10 luglio 2025.

I principali cambiamenti nel messaggio del 10 luglio scorso

I principali cambiamenti del processo di riconoscimento sono integralmente esplicitati proprio nel citato messaggio Inps del 10 luglio, che descrive la procedura per l’invio del certificato medico introduttivo e le novità che riguardano la procedura, testualmente, si legge “in fase di compilazione del certificato l’utente, una volta selezionato il codice ICD9-CM corrispondente ad una o più delle patologie in parola, è chiamato ad allegare la documentazione attestante la patologia stessa”.

Quindi la possibilità per l’utente di caricare online direttamente i documenti. Seppure potrebbero essere in questa fase riscontrate difficoltà per effettuare la procedura,  l’INPS rende noto che sta lavorando per renderla più agevole e semplificata anche per gli utenti meno pratici,  dichiarando come sia “in corso di realizzazione una specifica utility, in attesa del rilascio della quale in procedura è disponibile l’elenco della documentazione obbligatoria e facoltativa da allegare al certificato medico introduttivo”; la procedura consente di selezionare l’opzione per richiedere la valutazione senza necessità della visita diretta e, contestualmente, attiva l’obbligatorietà di compilazione del questionario Whodas 2.0.

Parola d’ordine semplificare

Sempre al fine di semplificare e rendere più facile il processo di innovazione l’Istituto ha sviluppato un tutorial dedicato ai medici certificatori, i soggetti incaricati del rilascio del certificato medico introduttivo, al fine di familiarizzare con la nuova versione online. Il video di istruzioni particolareggiate e suggerimenti per una redazione ottimale dei nuovi certificati è disponibile nella sezione “Documenti” del servizio “Certificato medico introduttivo – Invalidità civile” del sito “inps.it”, raggiungibile al seguente percorso “Sostegni. Sussidi e Indennità – Per disabili / invalidi / inabili”.

La nuova regolamentazione opera nei confronti delle procedure di valutazione di base, espletate in via esclusiva dall’INPS nel caso in cui si tratti di procedura finalizzata a:

  • prima certificazione;
  • istanza di aggravamento;
  • presenza di una o più patologie ulteriori rispetto a quelle oggetto di sperimentazione.

Non cambia nulla rispetto all’iter di avvio della valutazione di base, che si continua ad attivare su richiesta dell’interessato, dell’esercente la responsabilità genitoriale in caso di minore, del tutore o dell’amministratore di sostegno se dotato di poteri, attraverso l’invio telematico all’INPS del certificato medico introduttivo.

La nuova versione della piattaforma INPS opera per i certificati medici introduttivi in cui è presente almeno una delle patologie in sperimentazione, i certificati medici introduttivi che risultano in bozza e vengono lavorati dal 12 luglio 2025, i certificati medici integrativi, solo se non sia già stata calendarizzata la convocazione a visita, presentati secondo le disposizioni di cui al Messaggio INPS numero 1980/2025. Rimangono invece esclusi i certificati medici introduttivi che al 12 luglio 2025 (data di entrata in vigore del decreto interministeriale) risultano in stato presentato, per i quali è già stata fissata la data di convocazione a visita.

Cambia anche l’invio del certificato medico introduttivo

Nuovo anche il sistema per l’invio del certificato medico introduttivo, destinata ai medici certificatori, consente la rettifica / modifica dei dati sanitari già trasmessi all’Istituto (certificato in stato presentato) come in parte anticipato, con il Messaggio 23 giugno 2025 numero 1980 dell’INPS. Questa nuova versione della procedura permetterà piccole modifiche, integrazioni ed aggiustamenti, in piattaforma il documento modificato genererà un nuovo certificato che, integrando il precedente, assumendo la denominazione di certificato medico integrativo.

Quest’ultimo può essere utilizzato per integrare o aggiornare diagnosi e prognosi precedentemente indicate nel certificato medico introduttivo qualora nel tempo siano intervenuti cambiamenti significativi, aggiungere nuove patologie emerse successivamente alla redazione del certificato medico introduttivo, soprattutto, evenienza spesso ricorrente, aggiornare informazioni relative all’intrasportabilità, laddove la condizione si aggravi velocemente.

Attenzione perché in questa fase non sarà invece possibile cambiare i dati anagrafici dell’interessato né tantomeno le informazioni relative a residenza e domicilio, seppure dovesse contenere errori o refusi.

Rimane invariata la data di decorrenza dell’iter sanitario, come precisato nel medesimo Messaggio numero 1980/2025, che non risulterà “modificata dal certificato medico integrativo, ma rimane invariata e definita dal certificato medico introduttivo precedentemente inviato all’INPS”.

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