Apple, uno sguardo ravvicinato ai laboratori dove si testano iPhone e non solo
Non capita molto spesso di ricevere informazioni sui processi interni di Apple relativi allo sviluppo di nuovi prodotti: è normale che qualsiasi azienda cerchi di proteggere i propri brevetti e segreti industriali, e la società fondata da Steve Jobs è notoriamente molto reticente a permettere a chicchessia di ficcare il naso dietro alla proverbiale facciata. Eppure, in qualche modo Counterpoint Research è riuscita a partecipare a un tour guidato dei laboratori in cui si testa la robustezza e resistenza dei nuovi prodotti, e ne ha pubblicato un resoconto nelle scorse ore. Il tour è avvenuto a ridosso della WWDC 2025; non è stato specificato quale sede nello specifico sia stata visitata, ma la fonte osserva che Apple possiede oltre 200 strutture dedicate a questo particolare tipo di compito.
Apple testa fino a 10.000 iPhone prima del lancio, in modo da assicurarsi che la qualità costruttiva sia ai massimi livelli. I test sono suddivisi in quattro categorie:
- Ambientale. In queste situazioni Apple replica le condizioni climatiche più ostili e impegnative in tutto il mondo, per assicurarsi che i suoi prodotti funzionino correttamente in ogni mercato in cui sono disponibili. Non è solo questione di temperatura e umidità: la fonte dice di aver visto iPhone esposti a livelli estremi di sale per 100 ore, alla sabbia del deserto dell'Arizona per vedere quali e quante particelle finiscono all'interno, e perfino a luce ad altissima intensità. Nel caso di altri prodotti si possono svolgere altri test - per esempio nel caso degli AirPods vengono esposti a versioni sintetiche di sudore e perfino cerume.
- Acqua e polvere. Apple ha una vera e propria stanza iPX, in cui i dispositivi vengono innaffiati, immersi e sottoposti anche a getti d'acqua ad alta pressione da ogni angolazione con temperature e composizioni chimiche differenti. Benché le certificazioni IP riguardino solo acqua e polvere, Apple testa anche le conseguenze dell'esposizione dei device ad altre sostanze, come bibite, caffè, alcolici, succhi di frutta, e anche creme solari e prodotti per il corpo come profumi e deodoranti.
- Urti e impatti. Qui, sostanzialmente, si tratta delle versioni scientifiche dei drop test. Apple ha sviluppato un robot apposito che fa cadere i dispositivi a diverse angolazioni, da varie altezze e contro molteplici superfici, dalla ghiaia all'asfalto al cemento. Ogni caduta viene analizzata nel dettaglio tramite un'app speciale disponibile solo al personale preposto.
- Vibrazioni. Magari non ci si pensa immediatamente, ma anche queste possono risultare estremamente dannose se il dispositivo non è costruito adeguatamente. Pensiamo a uno smartphone montato sul manubrio di una MTB impegnata in una velocissima pista downhill, per esempio. Apple testa diversi scenari, frequenze e materiali sfruttando un tavolo vibrante a frequenze e pattern regolabili, a cui prodotti vengono legati e vengono "shakerati" per diverso tempo.
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