“La signora delle Comete” Amalia Ercoli Finzi chiude il Festival dello Spazio 2025

Lug 6, 2025 - 05:30
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“La signora delle Comete” Amalia Ercoli Finzi chiude il Festival dello Spazio 2025
franco malerba spazio

Busalla. La “Signora delle Comete” riceverà la cittadinanza onoraria del Comune di Busalla e pianterà un albero lungo il “viale degli astronauti” di Villa Borzino. In agenda anche le conferenze degli astrofisici Roberto Regazzoni, presidente dell’Inaf, e di Enrico Flamini, già chief scientist dell’Agenzia spaziale italiana

Dopo avere esplorato la legislazione spaziale e gli habitat che gli astronauti incontreranno nelle loro prossime missioni lunari, la giornata conclusiva del Festival dello Spazio 2025, domenica 6 luglio, inviterà il pubblico a guardare ancora più lontano nel cielo stellato grazie alle lectio magistralis di due autorevoli astrofisici italiani: Roberto Regazzoni, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), e Enrico Flamini, già chief scientist dell’Agenzia spaziale italiana e membro del consiglio scientifico del Festival.

La giornata sarà aperta dalla premiazione del concorso dedicato a giovani studiosi messo a bando per la quarta volta dall’Associazione Festival dello Spazio e dalla Scuola internazionale superiore per la ricerca interdisciplinare (Sisri) di Roma e culminerà nell’incontro con Amalia Ercoli Finzi, la “signora delle comete”, prima ingegnera aerospaziale italiana, docente del Politecnico di Milano e personaggio carismatico del settore spaziale, ormai nota anche al grande pubblico per il suo ruolo di ospite fisso del programma “Specchio Segreto” di Rai 3.

Ercoli Finzi riceverà la cittadinanza onoraria del Comune di Busalla e, nel solco della tradizione finora riservata agli astronauti, pianterà un albero, un acero rosso, nel parco di Villa Borzino destinato ad aggiungersi a quelli che testimoniano il passaggio da Busalla di altri illustri protagonisti dell’esplorazione dell’universo: la magnolia di Anthea Comellini, il liquidambar di Paolo Nespoli e l’osmanto di Andrea Patassa. Un piccolo “viale degli astronauti” che sta prendendo forma anno dopo anno, ispirandosi alla stessa “liturgia dell’albero” in vigore presso il cosmodromo di Bajkonur fin dai tempi di Jurij Gagarin e destinato a lasciare una traccia del Festival dello Spazio per le generazioni future.

Il Festival dello Spazio si snoda dal 3 al 6 luglio tra conferenze, mostre, laboratori e incontri per raccontare l’affascinante avventura dell’esplorazione del cosmo in tutte le sue declinazioni e rivolgendosi ad un pubblico ampio, che va dagli addetti ai lavori ai semplici appassionati. Gli scenari geopolitici dell’avventura spaziale e le prossime tappe dell’insediamento umano sulla Luna sono i temi principali di questa edizione.

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Redazione Redazione Eventi e News