Xbox Game Pass messo sotto accusa dal fondatore di Arkane Studios: «Un modello insostenibile»

Lug 7, 2025 - 09:00
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Xbox Game Pass messo sotto accusa dal fondatore di Arkane Studios: «Un modello insostenibile»

Xbox Game PassNon bastava solo la vicenda dei numerosi licenziamenti avvenuti all'interno delle mura di Microsoft per evidenziare un quadro complicato per Xbox e i suoi studi. Ora anche il Game Pass, il servizio in abbonamento del colosso di Redmond, è stato preso di mira da alcuni veterani dell'industria videoludica. Raphael Colantonio, fondatore di Arkane Studios (Prey, Dishonored) e attuale capo di Wolfeye Studios, è intervenuto di recente a proposito del Game Pass, sostenendo che il servizio starebbe danneggiando il settore dei videogiochi da oltre un decennio.

Il Game Pass è "insostenibile" per Colantonio

Con un post pubblicato sul suo profilo X, a cui ha fatto seguito una serie di risposte, Colantonio ha avanzato molte delle sue perplessità sul ruolo del Game Pass. Oltre a definirlo "un modello insostenibile che sta logorando l'industria da più di dieci anni", l'ex-Arkane Studios lo descrive come "l'infinità disponibilità economica di Microsoft". Una strategia che, per Colantonio, la ritiene una specie di cannibale che uccide le vendite tradizionali e non ne beneficia la sostenibilità sul lungo termine. In altre parole, un gioco presente sul servizio in abbonamento di Microsoft potrebbe vedere ridotto l'acquisto diretto da parte degli abbonati, impattando sulla profittabilità. In appoggio alle dichiarazioni di Colantonio arriva anche Michael Douse, responsabile publishing di Larian Studios (Divinity: Original Sin, Baldur's Gate 3), che sottolinea come nell'industria albeggia una forte preoccupazione sugli effetti a lungo termine del Game Pass. Nello specifico, si riferisce agli sviluppatori indipendenti, i quali cercano di evitare questo modello di business per non perdere i ricavi dati dalle vendite dirette dei loro giochi. Non tutto però è da prendere in negativo. Sia Colantonio che Douse hanno ammesso in dove potrebbe funzionare il Game Pass, ovvero come servizio di rilancio per giochi già usciti o rientranti nelle librerie storiche (i giochi retrò), quest'ultimo pezzo in maniera similare a come fa Nintendo con il Switch Online. Xbox Game Pass Dichiarazioni personalmente condivisibili da parte di Colantonio e Douse, anche se la situazione è molto più complessa di quanto si possa immaginare. Se dalla parte dei giocatori e giocatrici il Game Pass può senza dubbio portare enormi plus (giochi nuovi al day one), dalla parte degli sviluppatori è ben diversa e riguarda essenzialmente l'incognita dei profitti. Tuttavia, se consideriamo l'ormai apertura multipiattaforma di Microsoft, questo non impedisce agli sviluppatori di guadagnarci da altre fonti (Nintendo e PlayStation) oltre che su Xbox. Le variabili sono tante, pur trovando legittime le preoccupazioni smosse da Colantonio e Douse sulla dubbia sostenibilità a lungo termine del Game Pass. Al contrario, sono d'accordo quando si parla del servizio di Microsoft come un sostegno dei giochi ormai datati. Questo darebbe un secondo rilancio a quei progetti e, al contempo, crea nuove opportunità per i giocatori e giocatrici di recuperare o scoprire per la prima volta vecchie perle del passato. Staremo a vedere come si evolveranno gli umori all'interno della divisione gaming del colosso di Redmond. Per rimanere nel tema in chiusura di notizia, ecco gli ultimi rumor riguardanti State of Decay 3.

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Redazione Redazione Eventi e News