Assi di forza, via XXV Aprile chiusa fino a metà novembre. Nel 2026 rivoluzione in via Cantore


Genova. Rimarrà chiusa fino a metà novembre via XXV Aprile, interdetta al transito da fine agosto per la posa del cavidotto interrato al servizio del sistema degli assi di forza del trasporto pubblico. A chiarirlo è l’assessore comunale alle Infrastrutture Massimo Ferrante. Dunque, in ritardo rispetto alle previsioni iniziali, restano in atto le deviazioni (che riguardano soprattutto i mezzi pubblici) e la riapertura ai mezzi privati di piazza De Ferrari per consentire l’accesso a via Roma.
Come i genovesi hanno ormai sperimentato, ai disagi nel “salotto buono” della città dovranno sommarsi quelli per i lavori in via Balbi, previsti in completamento a inizio gennaio. Nel frattempo fioccano le ordinanze di mobilità insieme all’avanzamento dei cantieri, non solo in centro ma in diverse zone del capoluogo.
Scatterà nei prossimi giorni una serie di restringimenti notturni per il rinnovo della filovia in via XX Settembre e via Cadorna, con temporanea soppressione della corsia bus e della pista ciclabile. In via di Francia un cantiere predisposto nelle scorse ore e destinato a restare attivo per tutto il mese di ottobre occuperà un tratto della carreggiata lato mare, con impatto solo sui parcheggi. Proseguono gli interventi alla Foce per il cavidotto di collegamento tra le sottostazioni elettriche: attualmente le operazioni insistono su corso Buenos Aires.
Ben più impattanti saranno i lavori di risistemazione di via Cantore che partiranno all’inizio del 2026, come riferisce Ferrante. Il principale asse di scorrimento che attraversa il centro abitato di Sampierdarena è destinato a cambiare volto: corsie riservate ai bus a centro strada, fermate ricavate su banchine in mezzo alla carreggiata sfalsate tra loro (quindi non come in corso Europa). Inevitabilmente alcuni tratti subiranno la riduzione da due a una corsia, soprattutto in direzione ponente. Il progetto ad oggi “è tutto confermato”, dice l’assessore di Tursi.
Ancora in bilico, invece, l’eventuale restyling di corso Sardegna. Il centrosinistra ha promesso di non tagliare i percorsi delle linee collinari di Marassi e Quezzi e ha raccolto pure le lamentele per il nuovo hub previsto nei pressi di piazza Galileo Ferraris. Dunque la stessa esistenza di un asse di forza lungo l’arteria è stato messo in dubbio, date anche le difficoltà per la tracciatura di un percorso protetto e il pesante tributo in termini di parcheggi. “È tutto sospeso in attesa di una variante progettuale da comunicare e concordare con il Mit“, conferma Ferrante.
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