AVIRIS-5, il nuovo occhio NASA che mappa il litio dall’alta stratosfera

Dicembre 13, 2025 - 03:10
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Quando un aereo bianco, sottile come un glider e capace di volare a oltre 18.000 metri di quota, attraversa il cielo del Nevada o della California, non sta conducendo un test aeronautico: sta scrutando il sottosuolo. A bordo del velivolo NASA ER-2, infatti, si trova AVIRIS-5, il più recente spettrometro iperspettrale sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory, progettato per identificare minerali strategici – in particolare quelli contenenti litio – senza toccare terra.

Lo strumento, grande all’incirca quanto un forno a microonde, è entrato da poco nella fase operativa e fa parte del programma Earth MRI, la più ampia campagna statunitense per aggiornare la mappatura geologica del Paese. L’obiettivo non è solo scientifico: comprendere dove siano presenti risorse preziose significa rafforzare la sicurezza energetica e industriale degli Stati Uniti, soprattutto ora che la domanda globale di litio cresce rapidamente per batterie e sistemi elettronici.

Il funzionamento di AVIRIS-5 è basato sulla lettura delle “impronte digitali” spettrali di rocce e sedimenti. Ogni minerale riflette la luce solare in modo diverso e lo spettrometro, analizzando centinaia di lunghezze d’onda, può riconoscere quelle sfumature quasi invisibili all’occhio umano. La sua risoluzione è doppia rispetto alla generazione precedente: da 60.000 piedi di quota riesce a distinguere dettagli di circa 30 centimetri, una precisione che permette di individuare anche zone piccole ma ricche di minerali critici.


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Redazione Redazione Eventi e News