Azerbaijan. Gli Usa pronti a prendere il controllo del Corridoio di Zangezur

di Enrico Oliari –
Potrebbero essere gli Stati Uniti a intervenire nell’annosa questione del Corridoio di Zangezur, semplicemente prendendone il controllo. Una parte del territorio armeno separa l’Azerbaijan dalla Repubblica autonoma del Nakhchivan: a seguito della perdita del controllo armeno sui territori del Nagorno Karabakh con la guerra del 2023, l’Azerbaijan conta oggi di garantire un collegamento diretto con la sua exclave, e già negli scorsi giorni è stato siglato un accordo tra Armenia, Turchia e Azerbaigian che tuttavia è parso come un ennesimo tentativo della Nato di limitare l’influenza russa nella regione.
L’accordo prevede il libero passaggio di persone e merci attraverso una parte delimitata della provincia armena di Syunik, ma se tradizionalmente erano i russi a garantire il rispetto degli accordi nella regione dell’ex impero sovietico, l’ambasciatore statunitense in Turchia Tom Barrack ha confermato la proposta della Casa Bianca di un contingente volto a garantire la sicurezza della linea di 32 chilometri per un periodo di 100 anni. Come riporta Middle East Eye, Barrak ha spiegato che lo scopo (ufficiale) è quello di “far avanzare i negoziati diplomatici tra le due nazioni caucasiche” al fine di giungere alla normalizzazione dei rapporti fra Baku ed Erevan. Tuttavia è desumibile che Mosca difficilmente starà a guardare, accettando passivamente la presenza di militari statunitensi nella propria zona diretta di influenza. La stessa cosa vale per la Repubblica Islamica dell’Iran, il cui confine è situato a pochi passi dal Corridoio di Zangezur.
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