Biancheria intima, cucila in questo modo: non spenderai più un euro

Cucire la propria biancheria intima è più facile di quanto sembri. Con un modello base e qualche ritaglio di tessuto puoi creare slip su misura, comodi e perfettamente aderenti, senza spendere nulla.
Ogni volta che entri in un negozio, anche il completino più semplice sembra costare una fortuna. Eppure, sono capi che indossiamo ogni giorno, che si rovinano in fretta, che finiscono in lavatrice mille volte e spesso non arrivano neppure alla stagione successiva. C’è chi li compra d’impulso, chi aspetta i saldi, chi finisce per scegliere il modello sbagliato pur di risparmiare. Ma c’è anche chi, piano piano, ha imparato a farseli da sé, scoprendo che bastano un po’ di pazienza, una macchina da cucire e un pizzico di ingegno per avere biancheria perfetta e praticamente gratuita.
Tutto parte da un’idea semplice: copiare la forma di un capo che già abbiamo e che ci sta bene. È un trucco che si tramanda da sempre nelle case, ma che oggi, complice il ritorno del fai da te e della moda sostenibile, torna a essere comune. Il punto non è solo risparmiare, ma riscoprire la libertà di creare qualcosa su misura, che rispecchi davvero il proprio corpo. Lontano dalle taglie standard e dai tessuti sintetici, cucire la propria biancheria è un modo per prendersi cura di sé in modo pratico e concreto, quasi terapeutico.
Cucire slip su misura partendo da un vecchio modello
Il metodo è di una semplicità quasi disarmante. Si prende un vecchio slip, uno di quelli che ormai ha perso elasticità ma ha ancora la forma perfetta, e lo si trasforma in modello. Invece della classica carta da sarta, si usa una normale busta di plastica: è flessibile, trasparente e segue meglio le curve del capo. Si appoggia lo slip sopra, si ricalcano i bordi e si segna con un pennarello la linea di cucitura. In pochi minuti nasce il cartamodello, la base da cui partiranno tutte le versioni successive.
Una volta ottenuto il modello, si passa ai tessuti. Qui la libertà è totale. Si può riutilizzare una maglietta in cotone morbido, un pezzo di jersey, un pigiama dismesso. L’importante è scegliere un tessuto elastico, che segua i movimenti del corpo senza deformarsi. Chi ha un minimo di dimestichezza con il cucito sa che i materiali naturali come cotone o modal sono perfetti: traspirano, si lavano facilmente e resistono bene nel tempo. Ma la parte davvero interessante è il momento della cucitura.
Si cuce tutto dall’interno, con piccole cuciture elastiche o con il punto a zig-zag. Il segreto è seguire le linee del modello senza tirare troppo il tessuto. In questo modo lo slip mantiene la forma anche dopo molti lavaggi. Si parte dai lati, poi si chiude il cavallo, e infine si aggiunge l’elastico. Qui entra in gioco la fantasia: si può usare un nastro recuperato da un vecchio capo, un bordo in pizzo o un elastico colorato per dare personalità al risultato.
Il bello è che dopo il primo esperimento tutto diventa automatico. In mezz’ora si possono realizzare più modelli, variando forme e colori. Alcuni preferiscono lo stile più classico, altri si divertono a reinventare tagli a vita alta o slip sportivi. È un lavoro che rilassa e appaga: si cuce in silenzio, si vede il capo prendere forma, e la sensazione finale è sempre la stessa, quella soddisfazione di aver creato qualcosa che funziona davvero.
Alla fine, quando si indossa il primo slip cucito a mano, la sensazione è diversa. Non solo perché veste meglio, ma perché racconta un piccolo pezzo di sé. È comodo, preciso, personalizzato. È una di quelle cose che nessuno vedrà mai, ma che fanno sentire subito meglio. E forse è proprio questo il segreto: quando qualcosa è fatto con cura, lo si percepisce anche se non si vede.
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