Carceri, a Roma il Memorial Stefano Cucchi: 72 sagome per ricordare i suicidi in cella
Davanti alla sede della Camera dei deputati 72 sagome con le sbarre al posto del volto. Sotto, il nome di chi si è suicidato in carcere ma anche la parola sconosciuto. L’undicesimo Memorial Stefano Cucchi sceglie Piazza Montecitorio per ricordare il giovane ucciso da due carabinieri nel 2009 ma anche per ricordare l’emergenza sovraffollamenti e suicidio nelle carceri. Accanto alle 72 sagome una serie di cartelloni che ripercorrono gli ultimi giorni di Stefano Cucchi. “Sono passati 16 anni dalla sua morte” come ricorda la sorella Ilaria, senatrice di Avs, “per me e per tutti è ancora più importante ricordare Stefano quest’anno. Non solo Stefano ma tutti gli altri Stefano. Dietro ognuna di queste sagome c’è un nome ma anche la parola Sconosciuto. Anche dietro agli sconosciuti c’è una persona, una storia, un vissuto che molto spesso è ignorato da chi ci governa”. “Scarti umani, come li definiscono” sono invece le parole di Gianluca Peciola, attivista e fratello della brigatista Anna Laura. “ ce l’ha ricordato anche sottosegretario del mastro quando ci ha raccontato la gioia che prova a vedere queste persone nei blindati.
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