Chi è l’uomo che ha battuto le Kardashian e la neo mogliettina di Jeff Bezos a suon di milioni nel mondo della moda

La prima borsa Birkin della storia è stata battuta all’asta per oltre 7 milioni di dollari, tra rilanci silenziosi e nomi famosi pronti a tutto. Ma chi l’ha comprata davvero?
Non è bastato il nome Kardashian, né quello di Lauren Sánchez, per aggiudicarsi la borsa più iconica mai messa all’asta. Alla fine, pare che a spuntarla sia stato Yusaku Maezawa, imprenditore giapponese con una certa predisposizione per i colpi di scena. L’asta di Sotheby’s a Parigi ha visto la prima Birkin della storia – quella disegnata nel 1984 per Jane Birkin da Jean-Louis Dumas di Hermès – volare via per oltre 8,6 milioni di dollari in soli tredici minuti.
Ma il nome del vincitore è rimasto sospeso, almeno ufficialmente, e il mistero non ha fatto altro che alimentare il fascino dell’oggetto in questione. Certo è che se davvero fosse Maezawa, la borsa non avrebbe potuto finire in mani più adatte. Lui non è solo il fondatore della piattaforma Zozotown e uno degli uomini più ricchi del Giappone, ma anche un collezionista d’arte di altissimo profilo.
Chi è davvero Yusaku Maezawa: imprenditore, collezionista e amante dell’arte
In alcune delle sue residenze tiene opere originali di Picasso, Basquiat e altri grandi nomi del Novecento. Ha speso milioni per una Rolls Royce customizzata Hermès, ha fatto parlare di sé per il suo viaggio programmato intorno alla luna, e quando acquista, raramente lo fa senza un significato. L’idea che sia stato proprio lui ad aggiudicarsi la Birkin numero uno rassicura molti: non sarà solo un trofeo, ma un pezzo da conservare con attenzione, trattato come un’opera d’arte, perché per lui lo è davvero.
E in fondo, anche per il mondo della moda, questa vendita è qualcosa di più. È la consacrazione definitiva della Birkin come oggetto da museo, non solo da passerella. Le offerte sono partite già altissime e sono andate avanti con rilanci silenziosi, orchestrati probabilmente da telefoni riservati e consulenti specializzati.
Secondo le voci più insistenti, anche Lauren Sánchez — neosposa di Jeff Bezos — si era inserita nella corsa, con molta determinazione. Pare che il colpo finale l’abbia delusa parecchio. D’altronde, anche Kim Kardashian, attraverso la madre Kris Jenner, avrebbe tentato di accaparrarsi il pezzo, ma senza riuscirci. Forse. Perché c’è chi dice che in realtà la borsa sia proprio finita nelle mani di Kim e che stia solo aspettando il momento giusto per mostrarsi con lei al braccio.
In mezzo a queste ipotesi, emerge il dato che questa Birkin non è un esemplare qualunque. È la prima. L’unica disegnata direttamente per Jane Birkin, e nata quasi per caso durante un volo Air France da Parigi a Londra. Jane, con la borsa stracolma che si svuotava ai suoi piedi, e Dumas che le chiese se Hermès potesse pensarne una su misura per lei. Lei prese il sacchetto dell’aereo e schizzò lì sopra l’idea: più grande di una Kelly, più piccola di una valigia. Quando le arrivò, la usò senza troppe cerimonie, riempiendola di carte, trucchi, sigarette. Dieci anni dopo la vendette per beneficenza, e quella borsa iniziò il suo percorso nel mito.
Oggi è tornata sul mercato e ha fatto la storia di nuovo. Le condizioni non sono perfette, ma poco importa. Non è il valore commerciale a contare, ma tutto quello che rappresenta. E se davvero a portarsela a casa è stato un uomo che colleziona arte con la stessa passione con cui colleziona esperienze, forse possiamo dire che la Birkin ha trovato un nuovo custode all’altezza del suo passato.
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